venerdì 25 novembre 2016

Lorenzo il Magnifico is in the house!


Convien giuocare e spender bei quattrini.
[da Canzona de' confortini]
Si dice che Lorenzo fosse un grande mecenate, uno che non stava a guardare quanti fiorini costasse ingaggiare uno o l’altro artista purchè alla corte del giglio da lui governata ci fossero i personaggi più in voga, i più richiesti dalla classe bene (Pico della Mirandola, Botticelli… MICHELANGELO!).
Voci di corridoio lo ritraggono a godersi la vita in tutte le sue forme e sfumature… ora non starete mica li a giudicare uno che si è meritato l’appellativo di Magnifico no? Chi siamo noi per guardare la pagliuzza nel suo occhio quando stiamo sempre a strofinarci via la trave dal nostro intenti a pensare sempre al futuro o al passato quando invece è nel presente che tutto si gioca in una giovinezza che scorre via come Eraclito era solito ricordarci col suo Panta rei!

Quant'è bella giovinezza,
Che si fugge tuttavia!
Chi vuol essere lieto, sia:
Di doman non v'è certezza.
[da Canzona di Bacco, vv. 1-4]

lunedì 21 novembre 2016

Misantropia est in Gioco


Chi vive nella mia città soffre di questa strana malattia ma non lo sa, la Misantropia non ti lascia e te se pia!
Ti abitui a vive in condizioni disumane: metro piena, crateri sull’asfalto, pioggia che rende saponate le strade, traffico incastrato come tetris, sporcizia da far schifo a peppa Pig e al suo fango; zingari, furti nelle case, furti di macchine, motorini abbandonati, mezzi pubblici in ritardo quelle poche volte che si decidono a passare… altrimenti non si vedono all’orizzonte e quando arrivano sono stracolmi di corpi accatastati come nei film di fantozzi che cade uno e vengono trascinati tutti giù ad effetto budello, full Metal Jackass.
Questo non è vivere ma un corso di Surviving che Bear Grills durerebbe 10 minuti se lo mettessi in sella ad uno scooter: investito dal primo camion che gira a destra senza mettere la freccia o sepolto vivo da una betoniera che transita in un vicolo largo meno di un hotdog e rigorosamente contromano.

Quando il furgone della nettezza urbana ti sveglia con il suo fragore alle 2 di notte dopo 4 minuti che eri riuscito a prendere sonno perché il lavoro è uno stress ma il cazzo di chitarrista che ti vive sopra non ha eguali se non gli Slipknot… ecco in quel momento senti un CRACK… ti trema la vena sotto l’occhio gonfio e capisci che l’odio che hai dentro accumulato da una vita inizierà a fare i primi danni.
[DA WIKIPEDIA] Misantropia La misantropia (dal greco antico: μίσος, mísos, "odio" e ἄνθρωπος, ànthrōpos, "uomo, essere umano") è un sentimento e un conseguente atteggiamento d'odio, disprezzo totale o mancanza di fiducia nei confronti del genere umano e delle persone in generale.

venerdì 18 novembre 2016

Indizi Inequivocabili [CODENAME VISUAL]


Paul Osborn sedeva solo, tra il fumo e il frastuono della folla di ritorno dal lavoro, gli occhi puntati su un bicchiere di vino rosso. Era stanco, depresso e confuso. Senza alcun motivo particolare, sollevò lo sguardo. E restò senza fiato. Al lato opposto della sala era seduto l'uomo che aveva ucciso suo padre. Era inconcepibile che potesse essere proprio lui. Ma non c'era dubbio. Nessun dubbio. Quel viso era stampato per sempre nella sua memoria. Gli occhi infossati, la mascella quadrata, le orecchie quasi ad angolo retto, la cicatrice che partiva sotto l'occhio sinistro per scendere lungo la guancia fino quasi al labbro superiore. Adesso la cicatrice era meno evidente, però c'era. Come Osborn, anche l'uomo era solo. Aveva una sigaretta nella mano destra e la sinistra era chiusa sull'orlo di una tazzina da caffè. La sua attenzione era concentrata sul quotidiano vicino al gomito. Doveva avere per lo meno cinquant'anni, forse più. 
(dal libro IL GIORNO DOPO DOMANI di Allan Folsom)


sabato 12 novembre 2016

Vivo sempre insieme ai miei Capelli


Io senza capelli
sono una pagina senza quadretti 
un profuno senza bottiglia
una porta chiusa senza la maniglia
biglia senza pista
un pescatore sprovvisto della sua migliore esca
Don Giovanni senza una tresca
io senza te uno scettro senza re.
Qualche giorno fa ho letto un post Facebook di TeOoh… il vlogger dalla parlata più veloce d’Italia non ha un buon rapporto con il parrucchiere sembra, in questo siamo uguali! Lui si siede e si fa “sfoltire” tipo prima scena di Full Metal Jacket. Poi ripassa dopo 8 mesi quando la criniera è ricresciuta rigogliosa.

mercoledì 9 novembre 2016

Lucca Comics&Games 2016: senza fiato


SIAMO SOTTO ATTACCO!
Ripeto RIPIEGARE! RIPIEGARE!
Sono dappertutto… non ce la faremo mai, NON CE LA FAREMO MAIIIIII!

Potrebbe essere l’audio di una fase culminante di Alien o di qualche film con i Vietcong… invece sono le cose che ti frullano per la testa quando giri tra la folla e follia di Lucca tra gli stand dei giochi da tavolo e le cosplayer più arrapanti.
La fiera Toscana più famosa d’Italia non è una cosa che si può raccontare, è adrenalina pura, è energia srasfusionale che si passa spallata dopo spallata, che cresce ogni volta che ti siedi ad un tavolo, ascolti un gioco e ti rialzi più ingrifato di un mandingo, con le scimmie sulle spalli che assurgono a colonia di gibboni, roba che ti devi mettere il busto vittoriano ed infiltrare di ozono le vertebre quando ritorni a casa tanto è il peso di quelle scatole nello zaino e nelle buste alle estremità delle braccia.
Ho visto cose che voi umani non potete neanche immaginare! Vedi quello che ha le mani rosse segnate di bianco latte tra una piega e l’altra… ha appena acquistato i bundle 3x2 della Cranio Creations… si porta dietro 15 chili sottoforma di tre scatole della Festa per Odino… “perché uno lo defustello, uno lo lascio nel cellophane e il terzo lo uso nel caso il primo si deteriori!” lo sa pure lui che è un malato terminale ma continua a comprare uguale come se non ci fosse uno scoperto di conto!

sabato 5 novembre 2016

La Scimmia Mystica [TERRA MYSTICA]

Quando le cose si accavallano è sempre un bel dilemma: per noi amanti dei german sembra tutto normale dover prendere delle decisioni quando sei al bivio tra raccogliere grano o seminare tempesta… però nella vita non è mai così semplice perché le conseguenze delle tue azioni sono prevedibili, l’esperienza ti insegna che potrebbero verificarsi le solite scocciature ma poi il tempo e gli eventi camuffano il tutto sotto aspetti differenti e non ti accorgi che sei sullo stesso cammino critico, col piede sulla stessa tagliola. Così fai il passo più lungo della gamba e… ZACKKK! Sei di nuovo a litigare, a rimproverarti che questa è l’ultima volta, che la prossima farai più attenzione agli eventi passati, non ci ricascherai, ti accampi ragionamenti di buona condotta… poi il tempo, la polvere della memoria, gli impegni, le mutazioni impercettibili della vita e la stessa situazione si ripresenterà dopo qualche mese, sotto una veste irriconoscibile agli occhi di noi ometti-miopi e…. ZACKKK! Inevitabilmente ripartono i casini…. Sembra di stare su un rollercoster di rotture, quando sei nella fase discendente senti quel brivido leggero e credi di aver capito, poi arrivi giu nel flesso in fondo, sali, senti la trazione continua che ti porta in cima e quando stai per scavallare non ti ricordi come sia quel vuoto, sei preoccupato e si ricomincia. La vita è una sinusoide tra agro e dolce, tra buono e amaro… in generale viviamo nella speranza di momenti piacevoli barcamenandoci tra quelli disastrosi, cancellandoli dalla memoria per poi ricadere inevitabilmente negli stessi errori… INELUTTABILITA’

martedì 1 novembre 2016

Il Venerdì del villaggio [VILLAGE]



Già tutta l'aria imbruna,
Torna azzurro il sereno, e tornan l'ombre
Giù da' colli e da' tetti,
Al biancheggiar della recente luna.

Tra i tanti poeti romantici studiati ai tempi delle scuole uno di quelli che lascia il segno tipo Jordan23 è senza alcun dubbio Giacomo Leopardi, pilastro della letteratura nostrana. Quel senso di nostalgia, di legame con la terra e le tradizioni, quelle rappresentazioni di immagini bucoliche così suggestive e commoventi  da suscitare in chiunque uno stato di trasporto emozionale totale.
Di tutte le sue opere quella che mi è sempre rimasta nel cuore è il sabato del villaggio… come fai a non amarla:
Su la piazzuola in frotta,
E qua e là saltando,
Fanno un lieto romore:
E intanto riede alla sua parca mensa,
Fischiando, il zappatore,
E seco pensa al dì del suo riposo.