sabato 25 febbraio 2017

El Grande Flop

“In faccia era più liscio della cera
che barba s' era fatto quella sera
era una bomba infatti me so detto
nun so più io si nun la porto a letto” (Franco Califano)

Il principe era un grande! IL grande! Uno di quelli che se l’è goduta a tutto tondo, la vita intendo.
Ho iniziato ad ascoltare le sue canzoni dieci anni fa, andando a sciare Sauze d'Oulx con gli amici dell’università. Arrivati a Torino ci fermammo a Piazza Porta Nuova per prendere JJ-lo-sbirro. Era domenica, avevamo viaggiato tutta la notte ed eravamo arrivati alle 6 del mattino.
JJ era sdraiato sul cofano della sua Clio blu, lo sportello aperto, la musica a palla:
Tutto sembrava for chè 'n travestito
perciò come 'no stronzo so 'mboccato
credenno pure a tutte quelle scuse
quanno me disse " No, c'ho le mie cose"

lunedì 20 febbraio 2017

Nella tana del Dado

Il Rollout sta finendo, e un anno se ne va! Sto diventando matto, lo sai lo sono già!
Suonerebbe così il ritornello di una canzone di qualche anno fa riadattata alle mie ultime peripezie lavorative: su e giù per l’Italia alle prese con un sistema di Customer Relationship Management che potrebbe salvare il mondo da un meteorite se solo si sfruttassero più del 10% delle funzionalità sviluppate ma mai utilizzate.
La parola tecnica nel settore è: BAGNO DI SANGUE!
La cosa positiva è che questo stillicidio è agli sgoccioli, la vena ormai è vuota, cava!
Così ero talmente assuefatto a spostarmi in treno, fare il check-in online per l’aereo, timbrare, strappare, passare sotto il metal-detector che quasi non mi ero accorto della tappa prevista per il 9 e 10 febbraio: TORINO.
Mh… Torino Torino… che c’è di bello a Torino che quando penso questa città mi parte un formicolio sotto l’occhio?” non ci arrivavo, troppo stanco, ho smesso di prendere il caffè perché sarei potuto rimanere sveglio per settimane senza dormire tanto ne circolava nel mio corpo.
Mh… Torino, … Torino… CAZZO DADO!” e realizzo che questo lavoro non è stato poi così inutile!

venerdì 10 febbraio 2017

Fallire fa parte del gioco [FIRETEAM ZERO]

“Le persone non falliscono perché mirano troppo in alto e sbagliano, ma perché mirano troppo in basso e fanno centro.” (Les Brown)

Inserisco il cd nel lettore, parte la Soundtrak, sale la scimmia!
Tutto è pronto, sul tavolo le miniature aspettano, i dadi sudano dalla voglia di essere rollati. Non sono dadi normali, anche loro potrebbero essere stati attaccati dagli Artefatti perché le dimensioni non sono quelle standard, dovrai rollarne un numero variabile fino ad un massimo di otto ma già con tre avrai bisogno delle mani di Bud Spencer. Il piccolo LA (6 anni) sta tirando lungo in questo venerdì sera per provare il tanto anelato scatolone giocato per la prima volta alla scorsa Lucca. Le sue manine però sono troppo piccole per poter gestire quelle rollate, troppo graziose per non far cadere rovinosamente quei mega-D6 sul pavimento rompendo un silenzio notturno quasi sospetto per la nostra caotica Roma.

martedì 7 febbraio 2017

Bella Ziuq!

Dimmi chi sei e ti dirò con chi vai… non era proprio così il detto però rende bene l’idea del gioco di carze ZIUQ che ho preso a Lucca dallo stand Post Scriptum di Mario Sacchi.
A spiegarmi il gioco è stato proprio Mario con il quale poco prima stavo parlando dei massimi sistemi stellari, digredendo tra la costellazione di assoni e Kepler3042 appena atterrato dallo spazio del KickStarter.

Quando Mario inizia a parlarmi di Ziuq comincio a pensare che è l’ora di tornare a Roma: “non lo capisco più quando parla, devo essere veramente fritto!”. Ma non ero io che ci sentivo doppio ma lui che mi parlava al contrario. 
ZIUQ sta per QUIZ al contrario, al contrario come OblA o come fare una risposta alla quale va data una domanda!

venerdì 3 febbraio 2017

Alle corde stringilo, senza fiato lascialoooo!

Kreese: Esiste la paura in questo dojo ?!
NO! SENSEI!
Kreese: Il dolore esiste in questo dojo?
NO! SENSEI!
Kreese: La sconfitta, esiste in questo dojo ?!
NO! SENSEI!

Chi non è un nostalgico degli anni ottanta probabilmente non coglierà la miticità dei film che ci hanno cresciuto in quei tempi andati, storie di mettere la cera e catturare mosche con le bacchette… chi nasce dopo l’Italia 90 di Schillaci e Baggio forse non lo può capire, ma ci siamo noi vecchi matusa a sciorinare certe cose… per tutto il resto poi ci sono i boardgame.