sabato 16 dicembre 2017

Scampoli di memoria [ORIGAMI]


Alle elementari ho conosciuto il Pianca, siamo stati amici per la pelle per quasi quindici anni, poi le nostre strade hanno preso pieghe differenti, e da che non potevamo stare senza l’uno dell’altro, siamo finiti per non vederci e sentirci quasi più. Poi qualche tempo fa ci siamo incontrati al supermercato sotto casa mia e abbiamo scoperto di abitare uno di fronte l’altro da anni come due facce dello stesso foglio A4.
Le nostre vite da quando avevamo 7 anni sono cambiate parecchio, non pratichiamo più gli stessi sport, le ragazze di allora non sappiamo che fine abbiano fatto, siamo sposati, abbiamo dei figli e lui non lo sa ma ha ancora una parte di me.
La parte di lui che conservo più gelosamente sono i film che abbiamo scoperto insieme, quella passione sempre li a spingerci al VHS successivo. Camminavamo km per andare in quelle che chiamavamo videoteche ma erano dei buchi di periferia in uno scantinato dove a dieci anni per 5mila lire ti avrebbero dato anche la collezione di Moana Pozzi.
Col Pianca abbiamo iniziato a vedere Bruce Lee, a copiare i suoi tricks senza avere una base di arti marziali per poi ritrovarci anni dopo con un kimono e cinture colorate a menarcele di santa ragione, e poi ancora a volteggiare come farfalle sulle pedane elastiche… che tempi, mi sembrano passati trent’anni… beh si ne sono passati pure di più :D
Però in quei pomeriggi uggiosi in cui non si poteva uscire a prendere un’altra videocassetta, o a tirare calci ad un pallone col Gabbro, Rita, la madre del Pianca, cercava di mettere a bada la nostra esuberanza  con i libri di Lupo Solitario, e gli origami.
Tutto era tornato a riposare nei miei ricordi quando qualche giorno fa al Macro per la tappa romana del DV Giochi City Tour ho visto quella scatoletta con su scritto…. ORIGAMI e… SBADABIM! Giù una vagonata di ricordi come se piovessero calci da Chun Li.
ORIGAMI
Giochi edito dalla DvGiochi nel 2017 parto geniale di Christian Giove (aka Chrys) per 2-4 giocatori dagli 8 anni in su. Mazzetto di 90 carte che nei sui 15-30 minuti massimi regala tanta roba oltre alle illustrazioni azzeccatissime di Francesco Perticaroli (qui su Playbazar.it).

In sintesi: i giocatori partono con una mano variabile di carte e al proprio turno optano tra una delle tre azioni possibili: (1) prendere carte tra le 4 sempre scoperte a terra; (2) giocare una propria carta trasformandola in un origami da piazzare in una delle due possibili collezioni di fronte a se; (3) attivare l'abilità speciale di uno solo degli origami in cima alle sue collezioni.
Esauriti due mazzi si gioca un ultimo turno e poi si contano i punti (ideogrammi rossi sul bordo sinistro) presenti nelle proprie collezioni e si aggiungono eventuali punteggi bonus dati dagli origami validi nel punteggio finale.
UNA VITA FA
O-RI-GA-MI ovvero l’arte di piegare la carta. Rita regalò a suo figlio uno dei primi libri di origami in circolazione, io mi trovai nel posto giusto col migliore amico quello giusto e da quel lontano 1986 avrò piegato una tonnellata di carta con le mie manine, ora meno piccole e delicate e con la linea della vita solcata a forza e mezza percorsa; ho letto libri e realizzato forme che non pensavo possibili a noi comuni mortali.
Proprio qualche mese fa per il suo settimo compleanno ho comprato a mio figlio un libro di origami a tema “dinosauri”. Con lui abbiamo passato tanti dopo cena a scolpire e modellare la carta, per me è stata un’emozione incredibile potergli parlare di tutta questa storia e dopo il Macro, tornato a casa con quella scatolina del gioco lui non stava più nella pelle. Ci abbiamo giocato e lo abbiamo consumato.

Noi abbiamo le nostre due famiglie preferite, quelle che permettono di attivare combo più letali, ma ogni famiglia delle 5 ha i suoi segreti, le sue sfumature e utilizzandone sempre in numero pari ai giocatori ne resta sempre fuori almeno una e gli incastri e le strategie variano allungando la vita del gioco.

Sulle prime partite mio figlio fa un po di fatica nonostante le carte abbiano testo e simboli chiarissimi; lui non digerisce che per giocare un origami debba scartare dalla propria mano un numero di carte variabile la cui somma dell’icona PIEGHE sia esattamente pari al COSTO dell’origami giocato. 
Poi il piccolo inizia a prenderci la mano e la sfida diventa sempre più avvincente a colpi di pieghe e combinazioni appuntite come gli spigoli dei fogli di alluminio.
Con le carte prato inizia a giocare il bruco per poi sostituirlo con la farfalla, aspetta di vedere i miei scarti, finito il primo mazzo gioca sulle collezioni per attivare i poteri one-shot e pescare veloce. Mi fa sudare ma lo tengo a bada per una manciata di punti.
Se la prende veramente a male, inizia ad energizzarsi come Ghoan, mi lancia l’ennesima sfida: “voglio il mazzo mare e quello cielo!” ha capito dove può battermi.
Parto benissimo con la balena valida per aumentare i punti vittoria di fine partita: aumenta il punteggio di +1 per ogni animale sulla stessa collezione in cui è piazzata. Ma nel giocare origami si deve andare ad oltranza tra una collezione e l’altra e coperto un origami non se ne possono più sfruttare le eventuali abilità speciali.
LA capisce che la balena gli creerà grossi problemi e inizia ad investire sui pulcini in combo con la gallina.
Provo ad ostacolarlo ma al mio turno la gallina non esce e dopo il primo mazzo decido di provare con i pesciolini e il gufo: il pesciolino mi fa giocare subito un altro origami (da pagare come al solito), i rapaci notturni li uso per pagare le pieghe necessarie (solo due per fortuna) e quindi incremento parecchio il numero degli animali in collezione per potenziare l’effetto finale della balena.
In chiusura di partita è un testa a testa a chi macina più combinazioni, sembra uno di quei vecchi film di KungFu che vedevamo col Pianca dove barbuti maestri si menavano per ore senza mai toccarsi, colpo su colpo, mani che scivolavano sulle nocche dell'altro, ginocchia che si alzavano a scatto come coltelli-serramanico.

L’avvoltoio lo usiamo per riprendere uno scarto buono dal mazzo delle carte eliminate; LA usa lo squalo per rastrellare dal mazzo tutti i pulcini e le galline rimasti. Non me ne fa capitare uno nel secondo giro di carte.

Al termine della partita chiude la sua combo Galina Cocilova (RUSPA GALINA, RUSPAAA!) che gli vale 16 punti contro i 10 delle mie due balene (una per collezione). Il punteggio finale di 57 a 58 per lui è un battito in testa assordante nei nostri pistoni cardiaci.

CHE ME NE SEMBRA?
Origami per me è una piccola perla: mi regala un revival di talmente tanti ricordi d’infanzia che potrebbe anche essere la SCOPETTA con le carte a tema e già avrebbe fatto il suo.
Ma la verità è che la meccanica di questo gioco è SPACCA: hai sempre l’impressione di avere una coperta risicatissima. Le carte più forti richiedono di dover scartare tante carte dalla mano, bloccando un po il motore di gioco. D’altra parte il limite di otto carte in mano a fine del proprio turno obbliga a spendere. Ma se opti per una tattica pesco-e-calo fai da pastura ai pesci nel giro di dieci minuti.

Quindi infoltire la mano per avere più opzioni e definire la strategia migliore… si si STRA-TE-GIA! Infatti dopo due o tre partite, con i mazzi e gli origami che sono ormai parte integrante dell’acido desossiribonucleico, si inizia a capire quali combinazioni vale la pena di attivare in funzione di quello che stanno facendo gli altri giocatori e delle carte che si hanno in mano o che sono già nelle proprie collezioni.
Lasciare che sia il caso a guidare o tentare di piazzare gli origami più “pesanti” non sortisce generalmente l’effetto sperato.
In definitiva il titolo è impegnativo il giusto, senza eccedere nelle paralisi d’analisi.

Nella confezione è presente anche  un mini set di carte promo per giocare con delle mini-missioni capaci di regalare ulteriori punti se soddisfatte le condizioni richieste.
Il tutto in un mazzetto di carte, super resistenti e portatili.

Credo di poter dire senza dubbio che questo diventerà il MUST HAVE delle vacanze estive con mio figlio.
Attualmente abbiamo circa una trentina di partite nella modalità PvP ma sono curioso di vedere come giri in tre e quattro giocatori.
Quindi in definitiva un prodotto 100% italiano (editore, autore, sviluppatori, illustratore) dal costo inferiore a 11euro, con una accessibilità completa dal bambino-esperto al neofita fino al giocatore rodato… portatile più di un laptop, ingombrante come un pacchetto di siga, ergonomico come un Joystick, intrigante come Basic Instinct... mi posso far strappare il mio ormai noto: GIOCO TOTALE!

Trovate Origami su Playbazar.it

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