Quando l’orologio segna quasi l’una di notte, ValeC prende
la via di Casa con sottobraccio la scatolona di DonVito Corleone. “Sicuro di
averne prese abbastanza e non volere il bis a qualcos’altro” lo incalzo io
sperando di fare presa sull’orgoglio nerd. Ma il giorno dopo lavorativo sarà
già duro così e provare un nuovo gioco con spiegazione e tutto significa
mettersi in branda almeno verso le 3 del mattino.
Rimaniamo con Cissinho, AleFriend e Miriana a chiacchierare
con il freschetto che timido timido inizia ad entrare dalle finestre bollenti,
consumate e cotte dal solito sole romano inclemente. La notte di san Lorenzo si
dovrebbe stare fuori al buio a guardare le stelle, noi stiamo rintanati con il
ventilatorino che soffia calore pronti ad iniziare una nuova partita.
Dallo zaino estraggo una busta di stoffa, dentro c’è una
scatola avvolta in un panno di seta: sembra si tratti di un reperto
archeologico gelosamente custodito in una tomba egizia dispersa in qualche
labirinto sotterrane. Quando la scatola affiora dai mille incartamenti
protettivi finalmente quel titolo torna alla luce dopo anni di polvere e
scheletri nell’armadio: AMUN-RE!