giovedì 27 ottobre 2016

Che ne so io dei diamanti? [JEWELS]



Che ne so io dei diamanti? Sono un impresario di boxe... ero un felice impresario di boxe fino a una settimana fa e poi... che ne so io dei diamanti? non vengono da Anversa? (Turco)
Siamo rintanati da quasi un mese dentro casa come minatori a San Josè ma i nostri avversari non sono il buio, la claustrofobia o le frane, il primo a colpirci è il virus intestinale rinominato da mio figlio DJ-Vomito. Attacca a rappare verso le 11 del mattino di sabato quando il sole fuori invita a fare passeggiate lungomare, ti chiama col suo calore e sembra volerti strappare di dosso gli abiti e farti fare un tuffo. Gli pneumatici della mia MTB ferma sul balcone da un mese si squagliano per la temperatura estiva in questa giornata di metà ottobre.

Sì a Londra! Sapete? Té, nebbia, Big Ben, cibo di merda, tempo peggio, Mary scassa palle Poppins... Londra! (Avi)

La seconda piaga, altra faccia della stessa medaglia del virus intestinale passato arriva la settimana successiva, ci investe come Optimus Prime e con mio figlio la ribattezziamo Mista-Squarauzstik-Zero-Fantastik, un virus che da dentro ti mette sottosopra, inside-out tipo PinkFloid. I movimenti si rallentano dopo le prime sedute di evacuazione che sembriamo in stop-motion Incubi prima di Natale alla Burton, mia moglie cade per prima sotto i colpi di Squarauz, poi io e a chiudere il gruppo mio figlio.
Le ore volano in uno stato comatoso e il giorno lascia spazio alle tenebre… quando ci riprendiamo è troppo tardi è iniziata un’altra settimana.

giovedì 20 ottobre 2016

Questo è solo l'inizio: SIPARIO!



Si si si sono carico! Ok ce la posso fare
Quando mi decido ad andare sono quasi le 14:00, alle 18 devo stare a casa e per arrivare mi ci vorranno almeno 40 minuti.
Non ho molto tempo, sono sempre di corsa ma un salto a Romics è d’obbligo soprattutto perché è venerdì non ci sarà la bolgia del fine settimana e ci sono gli amici di Sipario che non vedo da troppo tempo.
L’occasione è ghiotta tipo delfino curioso con le caramelle gommose e potremmo festeggiare un anno esatto dall’uscita del gioco sulle rappresentazioni teatrali dell’opera lirica. Ci scappa sicuro una partita, un testa a testa con Mister Tansini e che te lo dico a fare, non posso tirarmi indietro!

lunedì 10 ottobre 2016

Morte al Re!


Penso: “Sono sempre in ritardo!” e giro verso il basso la manopola del gas.
Il nuovo scooter va che è una meraviglia con i suoi 300cc e quell’aspetto da robbottone giapponese.
Attenzione a chiamarlo MOTO però perché anche per uno che se l’è comprato ma che fino a qualche tempo fa era (e rimarrà per sempre) un ducatista desmodromico, l’associazione Scooterone con la parola MOTO suscita l’effetto di un Rottweiler ad un gatto siamese: pelo dritto sulla schiena  e salto di scatto verso l’altro con urlo e graffio assicurati!
Certo in un centro urbano come Roma anche i polsi vogliono la loro parte e ritrovarseli al posto loro dopo un rietro a casa non è male se confrontato con quando scendendo dalla sella della tua rossa fuoco ti sentivi un centauro ma pronto per i giochi paralimpici visto che non avevi più le braccia. Semi manubri di acciaio, sospensioni da gara e 2 centimetri scarsi di sella in neoprene riducevano la comodità ad un miraggio nel Sahara. Quindi ok, meno rombo, meno freno motore, meno spalla del pneumatico consumata ma molto più comfort e facitlità di riportare le vertebre a casa.

venerdì 7 ottobre 2016

Stazione Termini doppio zero

IL KILLER
L’agente Astroboy è un omino piccolo e nerboruto, una vita passata a spezzare ossa con un’ascia nei quartieri reietti della Transnistria, il ghetto siberiano dei malavitosi. Cresciuto a pane e coltellate ha il corpo ricoperto di cicatrici e tatuaggi, sul petto una granata circondata da una corona di filo spinato. Sulla schiena due ali di colomba.
Cammina lento e composto, puntuale al secondo per i suoi appuntamenti in compagnia di sorella morte quella che dorme nel calcio della sua Makarov, una PB 6P9 semiautomatica ad azione doppia con camera d’espulsione modificata e silenziatore sempre inserito; la porta con se ovunque vada anche quando dorme, quando fa l’amore, quando viaggia, sempre!
Il luogo dell’appuntamento è l’affollatissima, sporca e losca stazione Termini, malfamato punto di ritrovo di criminali di ogni nazionalità e di trasandati treni strapieni di persone di ogni razza e colore.
Arriva al tavolo del bar sul balcone soprelevato per avere una visuale completa di tutte le entrate, per dominare la situazione da più angolazioni, per avere almeno tre punti di fuga (scala mobile, scala anti incendio, salto nel vuoto atterrando sull’edicola sottostante). Un Messaggero aperto fa da schermo per passare inosservato, tablet e cellulare di rinforzo per confermare le tendenze moderne, occhiali Persol a chiudere il cerchio di mode e status symbol da rivista patinata. Beve il suo caffè nero non zuccherato e aspetta… aspetta che arrivi il suo uomo. Ha una missione da compiere e lui non sa cosa significhi mancare un obiettivo.

lunedì 3 ottobre 2016

Zero MrWolf: io combino problemi


Entro in cucina che sembra scoppiata una bomba!
Brandelli di carne scivolano sulle pareti, schizzi di sangue ovunque sul pavimento. La cappa dei fornelli fuma tipo turco in una sauna ricavata nell’etna.
Pochi secondi prima era entrato mio figlio mentre facevo il bagnetto alla sorellina: “Papo sento uno strano rumor….” KABOOOOM! Ci precipitiamo in cucina per vedere cosa sia successo…. “L’orrore!!”  tipo Marlon Brandon in Apocalipse Now!!! “L’OOOORRROOOOREEEEE!”.


QUALCHE ORA PRIMA
Mia moglie mi da le istruzioni su cosa preparare per la cena della piccola MD, poi esce.
Il venerdì è sacro e niente deve andare storto perché la sera si gioca duro con gli amici e quando sono più di tre mesi che non facciamo una partita, tutto deve andare liscio come Isabella Kosner. Ma le premesse non sono le migliori perchè lei qualche giorno prima mi fa: “Amò che ne dici se venerdì sera facciamo una cena con Kuldran e Paola?”…. mi arriva una stilettata al fianco!... Respiro ma prima di poter rispondere arriva la seconda bordata: “Magari dopo cena giochiamo a quel gioco che le ha regalato lui… dai quello che abbiamo pure noi col panda…. Ta-ken-hokuto!”  mi si attorcigliano il crasso e il tenue senza attenuanti.
Saltare la prima serata-gioco della stagione ci può stare, per giocare con le proprie compagne ok, ma non a Takenoko cazzo! Non che non mi piaccia intendiamoci, ma per ricominciare meglio Puertorico ma che glielo dico a fare?.
Così parte una chat talebana con l’amico Kuldran per capire se questa cosa sia evitabile e se ci sia un modo per incastrare nel dopocena una partita a qualcosa di setoloso, magari con qualche amico che piomba giù nella sala hobbie per caso.