lunedì 12 dicembre 2016

Immenso come Stoick!! [LA FESTA PER ODINO]

Questa è Nerd. Il segreto meglio custodito di questa parte di, be', nulla. Sì, forse non sarà il massimo della bellezza, ma questo mucchio di rocce riserva un bel po' di sorprese. La vita qui è splendida, anche se non molto adatta ai deboli di cuore. La maggior parte della gente di solito ha passatempi come intagliare il legno o ricamare su tela. Noi nerdiani, invece, preferiamo fare una cosa che ci piace chiamare: FESTE! (Hiccup - più o meno tratto da Dragon Trainer2)

Lo aspettavo al varco Rosenberg… lo attendevo come si aspetta un padre quando torna da lavoro e tu hai poco più di due anni… passi il tempo a pensare ai suoi lineamenti, alle sue mani e alle linee dei palmi che seguono traiettorie note come le pieghe delle tue taschine da bambino.

Per me Uwe è e resta un amore mai superabile del tutto, non lo rimpiazzi con qualcos’altro, il primo vero autore che mi ha fatto capire che dietro una scatola con dei pezzi, c’è una persona che inventa e quell’infuso magico resta catturato tra tabellone, meccaniche e idee. Lui mi ha fatto quest’effetto con Agricola, il mio primo vero cinghiale da tavolo, uno di quei capolavori che se non ce l’hai aspetti la terza ristampa oppure te la compri anche se già ce l’hai perché vuoi che sul conto in banca del tuo autore preferito compaia il tuo contributo perché gli vuoi bene a quel tipo che hai visto solo in foto.

Sui fillerini è uno forte e con Bohnanza e Patchwork mi ha confermato che Rosenberg è come un diamante, è per sempre! Anche GlassRoad un'altra bella rivelazione medio-leggera.
Ma sui cinghialoni ho capito che la caratteristica distintiva di Uwe Rosenberg non era proprio il colpo di genio, inteso come la capacità di concepire una novità ad ogni uscita. Il suo talento è nel riuso tanto caro e poco usato da noi informatici.

Lui ha saputo individuare gli tzubo su cui pigiare per far esplodere di piacere un gamer ed è come un massaggiatore che una volta trovato il nodo muscolare inizia a ravanare li intorno fino a che non te ne vai a casa col passo del giaguaro strusciando gomiti e ginocchia e lasciando una scia di lumaca per la goduria!

Rosenberg ha trovato il ferro giusto e lo batte per farlo restare caldo… ma caldo caldo caldo! Così se tra Agricola e Le Havre vedi due fratelli ben diversi, quello moro e quello biondo, uno riccio l’altro liscio, tra Agricola e Caverna…. Beh dai tantissime similitudini da far alzare qualche borioso a urlare: “E’ proprio uguale, non si è sforzato per niente!”. Questo non è assolutamente vero e i fan del tedescone hanno sia Agricola che Caverna… ma non io… no perché a me sta cosa dei nani scavatori, di tutto quel setup che se non ti fai un dispenser in poliplat non campi più…. Caverna ammetto che è un bellissimo gioco, ma lo dico senza paura mi sta un po sulle palle! Troppo il fratello fighetto di Agricola… quello che alle feste scopa mentre l’altro torna a casa con un pugno di pipp… ehm di mosche! Facile fare la Golf7 identica alla 6 ma con 30 cavalli in più e le luci allo XENO… è normale che poi però qualcuno si ingrippa!
Così quando Kuldran scambiò Agricola per Caverna su uno dei tanti mercatini, ci rimasi molto male, ma male male male… iniziai a pensare che la mia nemesi non meritava la mia stima incondizionata e sentii che stavo smarrendo alcuni punti di riferimento e non sapevo più chi fossi. Se prima eravamo un trio di agricoltori, ora Cissinho il pescatore, (Le Havre), Kuldran è il nano scavatore-agricoltore-combattente (Caverna)…. Ed io???
Fino a qualche giorno fa io ero il contadino (Agricola)… ma dall’8 dicembre sono il PR delle Feste di Odino!

PROLOGO SOLITARIO
Quando arriva lo scatolone in ufficio i colleghi mi fanno la solita ramanzina: “Albo e datti na calmata cazzo! Tieni famiglia, due figli… ora sotto le feste sei andato due volte in scoperto di conto, hai i creditori che ti stanno pignorando anche lo sciacquone del cesso! Se non stai attento ti ritrovi a vivere con Tyler Durden e a giocare a golf sui tetti!”. I colleghi bisognerebbe sempre ascoltarli! Mi colpiscono sul nervo scoperto, sanno che non posso smettere, che sono sotto una delle peggiori sbandate della mia storia di giocatore incallito e così El-Moro un pò spavaldo mi fa: “Dai apri sto pacco fammi vedere quanti te ne sei comprati stavolta!” ma da quell’immenso e pesantissimo pacco emerge una ed una sola scatola…. LA SCATOLA! La madre di tutti i contenitori e il papà di tutti i german-cinghiali.
Quando estraggo il mostro Aniba restano tutti di runa… ehm di sasso! Non pensavano esistessero giochi di quelle dimensioni. Uno ci prova a dire qualche cosa ma la frase finisce a metà con un fragoroso: “MIIIINKIIA QUANT’E’GGROSSA FRAAA!” e allarga le braccia come un pescatore farebbe per raccontare della sua ultima carpa agganciata sotto il naso a Sampei!
La festa di Odino l’avevo visto a Lucca C&G… “TROPPO GROSSO” avevo detto come Cicciolina col famoso cavallo… ma poi come lei c’ho ripensato! Al cu-cu-cuore non si comanda e appena al conto è tornato i semaforo verde ho chiuso la transazione tornando al-verde, col conto in rosso! STOP.
Ma c’è un problema: ultimamente non ho voglia di leggere le regole… non ce la faccio sto periodo e quando capita che devo proporre un gioco che ho solo io è un guaio perché mi perdo, mi incasino e di recente ne ho fatti di svarioni. Così mi metto a studiare come fossi all’università e per mia fortuna la svolta: il regolamento è facile come tagliare il tonno riomare quando sei MacGyver. Approfitto di qualche video tutorial per sgrossare i dubbi dopo la prima lettura (il mio preferito qui). Rifinisco qualche paragrafo di dettaglio e parto per una partita in solitario giusto per sondare le acque.

IL PARTY DI ODINO 
Germanone della FeuerLand in italia grazie a Cranio Creations per 2-4 giocatori che abbiano già dimestichezza con i pesi massimi; il tempo di gioco è di circa 45 minuti a giocatore che scende anche a 35 alla quarta/quinta partita, che per giochi di questa mole non è poi molto.
Classico piazzamento lavoratori alla Rosenberg ma megamix di meccaniche tra gli ultimi successi dell’autore. In particolare si nota il tabellone piazzamento tipo Caverna ma senza tessere da cui leggere le azioni, tutto ad immagini intuitivissime e con scritte riassuntive sulle macro tematiche: è organizzato per righe con tipi uguali di azioni mentre sulle colonne aumenta il numero di tatocci da impiegare per ottenere bonus identici o molto simili. Ci sono il punto-croce sulla coperta di PatchWork e le carte occupazione di Agricola.

Scopo del gioco è simulare lo sviluppo delle attività quotidiane di un clan vichingo per primeggiare a fine partita in termini di punti prestigio agli occhi del dio Odino con cui festeggiare una volta raggiunto nel ValHalla… ma ancor prima nella vita terrena su un tavolo del banchetto pieno di legumi (fagioli Bohne), coppiette di carne, pesce azzurro, balena, tutti vestiti con pellicce o armature e adormati di refurtiva proveniente da saccheggi e altre scorribande!
Ad ogni giocatore viene data una plancia di partenza giocabile su due versi a seconda che si decida di intavolare una partita lunga (7 turni) o corta (6 turni). In aggiunta si ricevono 3 carte caccia (arco, trappola e lancia), un tassello idromele e una carta occupazione iniziale (dorso marrone chiaro).
La plancia è divisa in tanti quadratini la maggior parte contenenti dei MENOUNO cioè dei malus nel caso a fine partita non siano stati coperti con i tasselli delle principali materie che verranno smanacciate, lavorate, prodotte, evolute, vendute durante la partita.
Nel corso del gioco i giocatori percepiranno la compattezza delle meccaniche, la semplicità del regolamento e vivranno un’esperienza quasi reale nel cercare di ottimizzare risorse piazzandole nella propria plancia per coprire al meglio gli spazi simulando così l’ottimizzazione delle rendite (o attività in genere) del proprio clan avviando una macchina di produzione sempre più efficiente ed efficace.


IL GIORNO DELL’IMMACOLATA!
La mia partita in solitario mi regala good vibrations tipo Beach Boys così provo ad organizzare una serata per il test-drive in quattro giocatori ma dopo un po di buche della cricca tra chi trasloca, chi è già in ferie e chi non si sa che fine abbia fatto, sento il compare Roberto Finocchiaro per una sortita nella sua ludoteca Dal Tenda Appia: “Chiama pure la Scimmia Sul Tavolo brother, che ci spacchiamo!”.
Il problema del parcheggio a Roma è una piaga tipo le cavallette nell'Egitto biblico ma in certi quartieri ad altissima popolosità è peggio della sifilide quando ti chiami John Holmes!.
Entro in ludoteca che è tutto pieno… mi prende un colpo, poi abbasso lo sguado e vedo Roberto Finocchiaro e La-Scimmia-Patacchini che si strappano le pulci dalla pelliccia a vicenda… mi sembra di intravedere chiaramente uno che strappa un pidocchio proprio nelle zone basse dell’altro ma appena batto le palpebre per lubrificare il cristallino incredulo i due loschi omini-sapiens sono in piedi d’avanti a me che mi salutano e cazziano insieme per il ritardo!
LaScimmia-Fabrizio-Patacchini: “Alla bonooora eh signorì?”
Roy-Zenigata-Zazà-Roberto-Finochiaro-Do-Nascimento-Rodriguez: “A Rigazzì! E si sapevo che arrivavi così tardi, mi mettevo la mutanda col sospensorio di Christian De Sica tanto mi sono calate le palle!”

Sono genti brave loro! E li capisco, a parti invertite sarei stato come Sauzer..... (questa la capite domani al semaforo :D)
Senza troppe parole apro lo zaino tipo ladro con la refurtiva che infila la mano e tira su collane e braccialetti che scivolano tra le dita tipo sabbia…. “TUTTO A CINQUEMILAAAA!”. Però a me la scatola di Odino col cavolo che mi scivola dalle dita, la tengo dentro una busta di stoffa di una borsa della The Bridge rubata a mia moglie… la busta non la borsa eh! :D
Quando piazzo la scatola sul tavolo di plastica questo si inarca e la Dolce Eleonora mi fa: “Vuoi che prenda un altro tavolo così stiamo più comodi?” ma forse voleva dire “… stiamo più sicuri che distribuiamo bene il carico per centimetro quadrato?”.
La folla nel locale è indemoniata e giocano su 4 tavoli a Lorenzo il Magnifico altro gioco della Cranio Creations come se fossero tutti dei primari o dei Medici (ammazza sono in grande spolvero stasera!!). Roy quindi fa la spola tra un gruppo e un altro per dare una mano con le regole e così il trio della festa per odino viene chiuso con LaScimmia-Fabrizio-Patacchini, Eleonora e lo scribano Albo3! E come direbbe Ammaniti: che la festa abbia inizio!


IMMENSO COME STOICK
Il primo giocatore è la dolce Eleonora ma le azioni dalla 1 alla 4 sono uguali per tutti: un vichingo da aggiungere nella piazza del Thing; le rendite in alimenti da riscuotere; le isole da voltare; una carta arma da prendere.

Già da queste prime azioni la nube tossica di dubbi nella testa di Ele e Fabrizio si dirada quel tanto che basta per passare alla prima tornata di piazzamenti azione (fase numero 5!)
Ele è quella sotto effetto Carmen Consoli, confusa e felice! Di primo acchito resta paralizzata nel guardare il tabellone pieno delle sue SESSANTA azioni possibili. Ci mette un po per carburare ma alla fine si blocca.

Al primo piazzamento di Fabrizio arrivano sia Roberto-Zenigata che Fulvio-ilGattoGoemon a rincalzare la dose: “DAIIII CHE PER DOMANI AVETE FINITO IL PRIMO TURNO!!!” e la scimmia inizia a perdere certezze. Poi anche lui stacca il piede dal ponte al suo primo bungee Jump e si lascia andare: prende due idromele e due monete.

Io sono un po più scafato: ho la carta Pastore (occupazione) che è di quelle gialle che si attivano appena le giochi one-shot, non mi piace molto ma punto a fare due pecore per prendere due lane quindi con tre vichingi mi prendo un ovino e lo metto in stalla.

Di nuovo la Dolce-Eleonora rimane basita per la quantità di scelte “basta superare il primo turno e poi tutto si fa chiaro come l’alba di Vasco!” le faccio io puntando ai suoi gusti musicali Rock! Lei capisce e prende risorse dalle montagne, nel dubbio prendi legno vale sempre!

Fabrizio resta ancora incerto sul perché delle prime mosse visto che ancora non mette a fuoco come ottimizzare i pezzi sulla sua plancia giocatore ma sperimenta le mosse che ha metabolizzato meno per fissarle meglio nelle sinapsi: va a caccia e quindi rolla il dado da otto arancione cercando di fare il punteggio più basso. DUE! Porta a zero con due carte arco e ne ottiene un tassello pelle da tre spazi e un quarto di animale da sei spazi.

Io vado al mercato settimanale per avere qualche risorsa in più e gira che ti rigira dopo qualche altro piazzamento finiamo la fase azioni (numero 5).

A questo punto diventa più chiaro a tutti il significato del piazzamento sulla plancia quando in fase7 si passa alle rendite. Prima ci si appresta a coprire le zone sotto le manine-rendita per ricavarne monete e gli incastri sono tra i più vari.

Così tra una rendita, un bonus, un idromele, un metallo una balendiera, un Dekkar e qualche razzia iniziamo ad entrare nel vivo del gioco.

Nei primi due/tre turni sembra impossibile coprire tutti gli spazi malus della propria plancia ma via via che si prende dimestichezza con le azioni del tabellone anche le risorse e i tasselli iniziano a piovere come lenticchie nella zuppa di legumi. La Scimmia si sente fortunato ai dadi e dopo aver acquistato una nave da battaglia (vela rossa) inizia a saccheggiare e a fare incursioni come un gruppo di Navy Sails. Prende tessere blu che piazza sulla sua plancia con meticolosa arte sartoriale!

Ele si attesta come la pensatrice del tavolo: un pò per incertezza, un pò per troppe scelte un pò per paura è sempre tra il “prendo questo, no prendo quello”. Poi verso metà partita ingrana e sceglie la strada della forza pure lei: con due navi da battaglia prende a far migrare alcuni della sua tribu tipo gipsies garantendosi punti di fine partita e sconti sul banchetto.
Io invece mi sento stranamente confidente: punto molto sulle carte occupazione, resto sulla mia terra aggrappato come un polpo alla preda. Mi tiro su un piccolo allevamento ovino per avere lana e lavorare tessuti da trasformare poi in tasselli blu più prestigiosi. Ogni tanto vado a caccia anche se con il dado sono sfigato ma la regola e i bonus di compensazione mi ridanno comunque slancio per riprovarci alla mossa dopo.
Fabrizio inizia ad entrare nel matrix e a pasteggiare con gusto tutta la pietanza, va alla forgia e si prende pezzi pregiatissimi che coprono intere zone di malus. Con le rendite non va un granchè ma il suo pallino sono quei maledetti MENOUNO!
Eleonora sembra quella che bilancia un po tutto: coppie di pecore che trombano e figliano, un paio di vacche grasse e gravide; razzia come se non ci fosse una corte dell’aia e con un paio di corazze tappezza la sua plancia giocatore con estrema facilità. Però avere tessere grandi con cui coprire velocemente intere aree può aiutare all’inizio ma diventare un problema per le rendite sul finale. Infine gioca un paio di occupazioni permanenti (blu) veramente azzeccate che le consentono sempre di trasformare carte in risorse o di ottenere altri bonus.

Io sono quello che spreca più argento per tappare i buchi di plancia e recuperare monete con le rendite. Non so quanto paghi questa strategia ma sul finale chiudo tutto… poi Fabrizio nota una scorrettezza di posizionamento di tesse verdi e tenta di mandare a monte la partita… “ALT! VERBOTEN! CAPUT! NEIN NEIN NEIN NEIN!” sembra urlare con accento teutonico… ma il buon Rosenberg sa che i suoi giochi fanno il giro del mondo e che quando si festeggia per gli dei spesso si buttano giù un paio di galloni di whisky di troppo e dopo essere diventati nostalgici ci scappa la rissa… lo sa bene il crucco Rosenberg e quindi tra le regole (poche per un cinghiale di questa mole) ci mette un malus -3punti per un errato piazzamento…. “EH CHE SARA’ MAI HIP!” esclamo io sbattendo il calice con il vinchingo Patacchini e versando parte dell’idromele su tavolo e stinco di maiale! “SIAMO QUI PER FESTEGG…. HIP … GGIARE! E CHE LA FESTA PROSEGUA! DE SCIOOO MAST GO ONNN!” alitando un intero stomaco di alcolici nell’ambiente e cambiando il clima.
La partita si fa calda: Eleonora ormai è padrona dei mari del nord, solca le acque gelide con le sue barche dallo scafo aguzzo ripiene di ferraglia per arpionare balende e farne Sashimi per il mercato ittico di Tokyo Bay. Compra baleniere e le rivende nei peggiori moli di Caracas dopo aver solcato l’atlantico e scoperto le americhe. Va in montagna e prende legno, metallo e pietra che trasforma in tasselli blu. Si fa prendere la mano e tra un upgrade e l’altro trasforma anche il suo smartphone in un tablet, il tavolino su cui giochiamo  in un divano e le sigarette di Zazà in caramelle per aumentare la glicemia a dispetto dell’ammoniaca nei polmoni.

Stoick: “Serve molto di più di un fuocherello per uccidermi!”

Io vedo la concorrenza degli altri due clan vichinghi crescere come i click sui pladge kickstarter: mi sbrigo a chiudere ogni pertugio della mia plancia per non prendere malus e con una carta occupazione trasformo una baleniera in una nave da guerra e prendo armi e bagarini emigrando. Ricucio lo strappo acquistando per due legni una casetta e occupando subito i sei spazi (3 legni e 3 pietre) per assicurarmi altri 8 punti bonus. Forgio, saccheggio, festeggio, organizzo, allevo, trasformo, terraformo, mi alcolizzo… insomma… le provo tutte, anche le zeppole fritte di Stella che attenta alle mie coronarie ma mi regala il piacere estremo della serata a base fritto e trigliceridi… le mie papille gustative ringraziano e torno in carena per dare le ultime lezioni di cucito.

Dopo appena due ore e quindici minuti (esclusi circa 40 minuti di spiegazioni) il match si chiude e sul taccuino segna punti, di fianco le statistiche della partita solitaria del giorno prima si decreta l’unico vero re dei mari nordici ed egemone vichingo del Dal Tenda Appia!

ALBO LU RE! Il divario con le altre tribù è talmente ampio che non val la pena neanche gettare sale nelle ferite o sulla terra per non far crescere più l’erba dei vicini che tanto quella va fumata perchè è sempre più verde e si sa non è tutto oro quello che lucciole sulle strade con le lanterne a luci rosse! Ecco forse ho bevuto troppo idromele, è il caso di smettere.

CONSIDERAZIONI FINALI
Il setup è rapidissimo grazie anche ai due contenitori con scomparti che Uwe Rosenberg inserisce nella dotazione di base: forse Caverna è il gioco che tra i german annovera il maggior numero di autofabbricazioni in poliplat di dispenser per contenere lo strabordare dei componenti. In questa festa dell’opulenza dai materiali top (con cartoncino che sembra legno per odino!) oltre ad un lungimirante e saggio uso di mosse che si sposano con l’uso delle risorse nei raccoglitori già nel pacco i pezzi rimanenti da maneggiare sono pochissimi, tre tipi di estensione di plancia, le sezioni montagna, le quattro tessere territori d’esplorazione e la plancetta per le tessere da razziare o forgiare. Fine! Tanta roba ma contenuta e ottimizzata!
Le meccaniche sono semplicissime e rese immediate grazie alla comodissima dashboard segnafase: 12 in tutto ma di queste quasi tutte sono simultanee per tutti i giocatori e altre sono di pulizia/refill. La parte core come sempre è il piazzamento lavoratori, in questo caso vichinghi. La cosa che veramente mi piace rispetto a Caverna è che non ci sono cose da leggere sul tabellone quindi puoi piazzarti in punti qualsiasi del tavolo e sapere come agire, certo se si sta tutti sullo stesso lato è più comodo.

Inoltre le carte occupazione tipo Agricola le ho trovate comodissime e semplicissime: molte sono solo a figure, in altre c’è pochissimo testo. In generale essendocene solo di tre tipi (attivazione immediata, attivazione ricorrente e una tantum) girano che è una meraviglia. Inoltre il numero di azioni attivabili cresce con l’aumentare dei turni perché i vichinghi arrivano automaticamente ad ogni turno, questo evita la fase “famiglia” che mi è sempre stata antipatica in Agricola/Caverna e rende uguale per tutti la crescita delle azioni.

Apprezzatissima l’idea delle due colonne che fanno spendere molti vichinghi ma che compensano con una occupazione da prendere o giocare: diventa comodo investire sulle carte che come detto prima sono super intuitive. 

Molto simpatica l’idea delle rendite unita all’effetto patchwork che se sulle prime astrae molto il gioco, durante la partita ti spinge a fissare bene gli obiettivi tattici per chiudere una zona in un modo piuttosto che in un altro.

Interazione hai detto? Le tessere blu prestigiose sono l'oggetto del contendere, il punto di attrito tra giocatori dove la competizione diventa più tangibile soprattutto negli ultimi turni. Ostacolarsi sul tabellone azione è piuttosto normale e quasi involontario, sulle tessere nobiliari invece diventa una vera corsa all’oro.Gli spazi azione infatti sono una sessantina ma molti sono ridondanti quindi anche se ci può stare un solo lavoratore, alla fine anche se non sei il primo riesci sempre a trovare come ottenere quello che volevi. 

Stessa cosa dicasi per i bonus di compensazione per la caccia e le incursioni/Saccheggi: Rosenberg sa che il dado mette ansia al german-fighetto ma con le compensazioni ritardi l’effetto ma ottieni sempre quanto sperato e simuli meglio il naturale scorrere degli eventi

Mi è piaciuta tanto l’idea delle entrate iniziali in contrapposizione con il raccolto ogni 4 turni alla Agricola/Caverna: non devi pensarci troppo, non hai lo stress di sfamare i familiari. Appena ti entrano le rendite le metti nel banchetto per essere certo di non prendere malus e hai fatto. Anche il banchetto è veramente astuto perché ti costringe ad usare risorse in modo meno vantaggioso se utilizzate due volte con lo stesso tipo. Ma a quel punto interviene la migrazione che oltre a darti tanti punti alla fine ti risolve anche l’imbarazzo dello sfamare. Ma migrare equivale a togliersi barche e quindi a navigare meno, esplorare meno, pescare meno balene, saccheggiare meno… insomma sembra di essere di fronte ad una pila di coperte incastrate a domino che come ne sposti una scopri una parte e crei un’effetto ali di farfalla!
Infine la durata: per un cinghiale come questo mi aspettavo ore e ore di seduta stanziale e invece NO! Ti porti a casa una partita con meno di 40 minuti a testa che ti resta una fame e lo spazio per fare il bis se non sei ancora a notte fonda. Le tantissime strategie che si possono improntare lasciano la voglia di ricominciare per capire come sarebbe andata se…. Le prime volte ignori completamente le case e le isole perché sei certo che non chiuderai tutti i malus. Poi ti concentri sulle rendite che  ti impongono di piazzare i pezzi in un modo che ti rallenta. Infine hai una parte di te che vorrebbe non coprire i bonus di plancia ma circondarli con le risorse è un cavolo di casino… 

La mia sensazione? LA FESTA DI ODINO è IL MIO ROSENBERG PREFERITO! Agricola resterà sempre nel mio cuore come il primo amore, la volta che hai perso la verginità, il primo film al cinema con tuo padre, il primo giro sullo scooter che non avevi ancora 14 anni o come la prima multa, la prima sbornia dopo la bottiglia rubata al supermercato… ma poi scopri che sei cambiato, sei diverso tu e nonostante tutto quello che ti ha portato ad essere quello che sei, ora sei un altro non più quello che eri prima e cerchi cose alternative, non è detto che siano migliori o peggiori di quelle che volevi… cerchi solo altro… e la Festa per Odino è il mio altro, il mio alter ego.
Entra di diritto nella mia TOP5 e mi ricorda che devo buttarla giù al più presto o non ne esco.

Questa è Nerd. Nevica per nove mesi all'anno, e negli altri 3 grandina. Le cose da mangiare che crescono qui sono dure e insapore, le persone che crescono qui lo sono ancora di più, l'unica nota positiva sono gli animali da compagnia: in molti posti hanno pony e pappagallini, noi invece abbiamo... i CINGHIALI! (Hiccuppiù o meno tratto da Dargon Trainer)


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3 commenti:

  1. Gran bella recensione! complimenti, divertente e al tempo stesso interessante. Sicuramente mi hai convinto nel comprarlo xD

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    1. Grazie Nerd! sei capitato nella cricca che fa per te (quella di roma-Nerd) ahahaha.
      Il gioco merita veramente e non vedo l'ora di intavolarlo di nuovo perchè ho tante di quelle idee su come modificare la strategia di gioco che... no sai che ti dico... stasera mi faccio un altro solitario.
      ciao bello

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  2. Sembra veramente una ficata questo Odino, da amante di Rosenberg non vedo l'ora di provarlo :D

    E poi io sono un sostenitore assoluto della prima legge del Dado Critico: "Rosenberg cagate non ne fa..." per cui ... ;)

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