mercoledì 9 novembre 2016

Lucca Comics&Games 2016: senza fiato


SIAMO SOTTO ATTACCO!
Ripeto RIPIEGARE! RIPIEGARE!
Sono dappertutto… non ce la faremo mai, NON CE LA FAREMO MAIIIIII!

Potrebbe essere l’audio di una fase culminante di Alien o di qualche film con i Vietcong… invece sono le cose che ti frullano per la testa quando giri tra la folla e follia di Lucca tra gli stand dei giochi da tavolo e le cosplayer più arrapanti.
La fiera Toscana più famosa d’Italia non è una cosa che si può raccontare, è adrenalina pura, è energia srasfusionale che si passa spallata dopo spallata, che cresce ogni volta che ti siedi ad un tavolo, ascolti un gioco e ti rialzi più ingrifato di un mandingo, con le scimmie sulle spalli che assurgono a colonia di gibboni, roba che ti devi mettere il busto vittoriano ed infiltrare di ozono le vertebre quando ritorni a casa tanto è il peso di quelle scatole nello zaino e nelle buste alle estremità delle braccia.
Ho visto cose che voi umani non potete neanche immaginare! Vedi quello che ha le mani rosse segnate di bianco latte tra una piega e l’altra… ha appena acquistato i bundle 3x2 della Cranio Creations… si porta dietro 15 chili sottoforma di tre scatole della Festa per Odino… “perché uno lo defustello, uno lo lascio nel cellophane e il terzo lo uso nel caso il primo si deteriori!” lo sa pure lui che è un malato terminale ma continua a comprare uguale come se non ci fosse uno scoperto di conto!

C’è quello che non va al bagno e la fa nella bottiglia della vitasnella perché sono novanta minuti esatti che aspetta di sedersi per uno Starwars Rebellion, e cazzo non c’è verso di farlo spostare che quella mattonella in cui è rivettato tipo pilastro quando passa la cosplayer (s)vestita da CatWoman con chiappe di marmo alla Megan Fox e tette turgide alla Giorgia Vecchini lui neanche la degna di uno sguardo. È di marmo pure lui ma nella volontà tutto il resto è flaccidume e secrezioni seborroicche! Accidia da overdose di gioco… la sera si farà le seghe sul dispenser porta legnetti di Rosenberg… vabbeh so gusti… so ragazzi!

Poi trovi quello che ti stai per sedere e ti ruba il posto dicendo che c’era prima lui: stai fresco a dirgli che quella non è la fila per Immanuel Casto … non c’è verso e lui potrebbe farsi saltare se non ti passa avanti… lo mandi a cagare con tutti i sacramenti, non merita neanche uno sputazzo da Steve-O!
I bambini a Lucca C&G sono riposseduti, sono comparse di The Walking Dead ma plutonizzati con l’argento in bocca di Fury Road: entrano nelle stanze dove trovano Lego e hanno scosse epilettiche che li fanno zompettare. Vedono le miniature di Cool Mini Or Not e urlano come il gatto quando gli pesti la coda…
Le mogli disperate accompagnano i loro mariti-figliocci compatendoli, maledicendoli, insultandoli… poi vedono Takenoko e li obbligano a comprarlo e si ingarellano e li battono.
Per le vie non si cammina, parate di ogni tipo, stand che spuntano dalla folla con fumetti che grondano supereroi da ogni dove… fotografi, blogger, autori, editori… un carnaio di gente vicina, centimetro dopo centimetro!

SI PARTE
Arriviamo con la famiglia al completo il sabato dopo mille peripezie lungo il viaggio che da Roma ci porta a Pistoia. Ci sistemiamo e facciamo un primo salto a lucca per ritirare il pass da Addetto stampa… eh si perché quando ti ricapita di poter saltare da uno stand all’altro altrimenti?
La mattina dopo (domenica) la sveglia mi squilla alle 5.00… quando apro gli occhi percepisco il mio corpo che è in completo stato di abbandono, non sento più le gambe, le braccia sono fredde! Sulla mia schiena si è addormentato il piccolo LA (6 anni) e dopo qualche ora il sangue bloccato mi ha provocato una semiparesi degli arti inferiori. Una delle mia braccia è abbarbicata sulla fronte per fare spazio a mia moglie che occupa l’80% del letto. Il restante 20% è preso dalla piccola MD (1 anno ma del segno del leone!) che per 1/3 del suo corpo mi interrompe il flusso sanguigno dell’altro braccio…
Quando mi alzo ci metto un po a scrollarmeli di dosso perché non ho più la sensibilità, sento solo formicolio e dolori strani ovunque.

Caffè, doccia, caffè, redbull e sono pronto! Chiamo il taxi che arriverà con 20 minuti di anticipo (6:30) e mi fà pagare pure per l’attesa (toscano maledetto!).
Per buttare giù dal letto LA bastano due parole: LUCCA… ADESSO! Si alza ed è col POWERUP strapieno! Bello essere bambini (per fortuna è dei gemelli o sarei finito!).
Alla stazione di Pistoia è appena passato il treno prima, quindi mi confondo quanto il taxista mi parla di resse furibonde… strano non c’è nessuno! A 5 minuti dall’arrivo del vagone siamo in un muro focese di nerdini e bimbiminchia che la metà è FREE-HUGS l’altra è “NON MI LAVO MANCOPERILCAZZO!”.

Dentro il treno Vivalto in versione bestiame-suino-dal-peto-erbivoro-particolarmente-fienile-bagnato-a-cane-porco! riesco a malapena a trovare un gradino delle scalette al piano sopra libere per i 30cmquadri copia del mio latoB. Mi siedo con LA sulle ginocchia… mi para dalla puzza di ascelle e palle ricottate di un quattordicenne-spermatozoi-in-fiamme-bucaiolo che mangia panini frittata e cipolla come se non avesse un intestino retto! Sono le 7 o’Clock per la miseria!!!!
Ricordo solo tanti selfie, tanti rutti… poi uno fa: “weh raga nel Viterbese terremoto magnitudo 7.1!” e cala il gelo… ognuno chiama i conoscenti zona italia-centrale per capire se tutti sono ok… l’area intorno Nocia è devastata ma noi non lo sappiamo ancora. Monte Vettore dove andavo spesso in bici è SPACCATO IN DUE! Non pensavo di vedere una cosa del genere… una montagna che si apre come il pandoro con la nutella! GHIACCIO NELLE VENE!

LUCCA TI CAMBIA
Quando arriviamo a Lucca dopo un’ora di asfissiante viaggio degli orrori siamo alle 8:15 e passiamo subito al rastrellamento del padiglione Games!
Il giorno prima con la mamma e la sorellina nel passeggino ho visto LA molto provato nel non potersi sedere a nessun tavolo, era tardi, eravamo troppo stanchi per giocare, la cena da preparare… ma l’attesa è stata ripagata.
Tutti gli stand sono ancora in fase di allestimento, dentro siamo quattro gatti e riusciamo a salutare gli amici con cui solitamente io mi scrivo tutto l’anno.
Poi arriva il momento di giocare e tutto si fa leggero.
MAGIC PRESS E LORE'
Quando è ancora calma apparente mi precipito a salutare Marco Mingozzi e Paolo Cellammare, prima che esplodano le fila di donzelle in cerca di Maurizio Merluzzo.
Tra abbracci e saluti c’è anche modo di parlare con Boban Pesov, la mano inconfondibile che ha graffiato ogni singola carta del gioco dei Frullomani (Cotto E Frullato The Game). Una copia entra nel mio scaffale senza neanche battere ciglio e per le serate natalizie siamo pronti a pompare il Tripi!
Poi Marco mi comincia a raccontare del suo ultimo sforzo creativo, un altro gioco di carte con target family/party sempre targato Magic Press Edizioni e anche stavolta curato da un nome la cui fama riecheggia nella fibra ottica del web: Lorenza Di Sepio aka Lorè! 

Sembra che Marco Predolin abbia acquistato già un pallet di queste scatole diaboliche per rimettersi in carreggiata sulle nuove mode.
In Simple&Madala coppie di giocatori testano le loro affinità amorose per capire se vivono già con la loro anima gemella o se al tavolo c’è la cenerentola dei loro sogni. Tra disegni esilaranti e carte-situazione stuzzicanti troviamo anche una seconda modalità di gioco per SINGLE (&Madama) per sfrugugliare tra i meandri della mente umana e capire chi totalizza l’affinità elettiva per un prosieguo più piccante!
La dedica sul coperchio la dice lunga :D


DVGIOCHI ATTACCA TRUMP E GLI AMERICAN
Dopo i saluti ci spostiamo dalla DvGiochi e mentre mio figlio si scatena a Bellz! io mi siedo al tavolo di 13 Indizi e tenendolo sott’occhio con l’emisfero sinistro, con il destro mi dedico a rintracciare assassino, arma e luogo nel nuovissimo e intrigante gioco della casa Perugina. Una combriccola di altri 4 investigatori che nel frattempo è piombata nello stand mi accompagna in questa stupenda avventura: dietro al proprio schermetto ognuno ha due carte indizio, altre due sono al centro del tavolo consultabili consumando un’azione. Ogni giocatore deve indovinare le proprie tre carte che a inizio partita gli vengono assegnate segretamente e piazzate su un trespolino rivolte verso gli altri così che tutti vedano le carte degli avversari ma non le proprie.

Nel turno si usano lenti di ingrandimento per effettuare azioni: si può guardare una delle carte a terra oppure fare una domanda ad un giocatore. Le domande necessitano di una formulazione specifica del tipo: “quante carte viola vedi?” oppure “quante armi da impatto ci sono?” ma grazie alle altre due carte indizio che ognuno possiede e a quelle extra sul tavolo la deduzione su chi abbia commesso il crimine, dove e con quale oggetto non è per niente immediata. Nella partita proviamo in 5 e in diversi momenti a tirare le somme ma nessuno la sfanga… alla fine l’ultimo giocatore che si cimenta trova la combinazione delle proprie carte e vince!
Un cluedo moderno e semplificato nelle regole ma che mantiene il clima teso del gioco giallo e lo arricchisce con un pizzico di complessità deduttiva perfetta per chi ama sale e pepe. Inoltre anche l’idea degli schermi, del taccuino con gli aiuti, del piedistallo per tenere le carte visibili a tutti tranne al diretto interessato… una cura dei dettagli che merita veramente per quelle serate in compagnia di amici non troppo avvezzi al nostro mondo ma che verranno catapultati in una escalation di risate e commenti trasversali.

Mentre stiamo per andare via mio figlio LA intercetta il tavolo American… quello con le minia di mostri e dadi grossi da rollare… si tratta di FireTeam Zero, il primo vero supercinghiale americano di casa DVGiochi.
Meccanica immediata e regole snelle per un gioco di spostamento su mappa con personaggi e poteri specifici, carte azione e contrattacco da utilizzare per potenziare  o parare, terreni con malus di movimento e punti di ricreazione mostri. Gioco cooperativo da 1 a 4 giocatori della durata contenuta nei 90 minuti. Dal libretto missioni si setuppa e leggono gli obiettivi. Ogni 3 fine turni quando l’indicatore di minaccia viene spostato sull’apposita casella si verifica un colpo di scena. 

I mostri si rigenerano da appositi checkpoint e la loro mente artificiale li manda all’attacco dell’eroe più vicino, questo permette a volte delle strategie suicida ma sempre tenendo in considerazione che gli eroi non muoiono ma possono essere storditi e se il gettone corrispondente dovesse subire nuovamente una rotazione per carte evento o un secondo atterramento di personaggi, la partita è persa!
Ottima fattezza e semplice giocabilità fanno di questo titolo un rolladadi spiaccicamostri che passano i sabati e le domeniche come se non ci fosse una settimana lavorativa ad attenderci. Promosso!

Mio figlio è nel pieno del trans agonistico a prendere a pugnalate mostruose miniature con il suo Shadroe “Ratto” Decatur… il suo incipit sulla carta personaggio è fantastica: “I mostri? A me non danno affatto fastidio. L’unica cosa di cui aver paura nel buio sono io!”;  d’un tratto nel tavolo a fianco noto un viso conosciuto; aguzzo l’orecchio per ascoltare che si dice e sento la voce inconfondibile di Vincenzo “Lo Spiegatore Alfa” Ricci. Ebbene si, dopo mesi dal nostro primo incontro a Modena con Above & Below eccolo di nuovo li con la sua calma serafica e la sua classe inconfondibile a spiegare ULM…. La sua introduzione alla città tedesca risuonano come melodia di sirene alle mie orecchie da odisseo… mollo il pargolo con i mostri alieni e mi inserisco nel tavolo german appena avviato!

ULM
Vincenzo ci fa prima un escursus sulla cittadina, sul suo fiume, usi e costumi, orografia del territorio e principali attrazioni dei dintorni, ti fa sentire un abitante di quelle parti! Poi parte con la descrizione dei materiali e quindi via via che li descrive ci introduce le meccaniche di gioco. Quando arriviamo a sentire il turno è come se lo avessimo già giocato, scorre tutto perfetto e liscio, sarà merito dell’autore o di Mister-Spiega? A partita avviata è chiaro che la verità sta nel mezzo: ULM è un gioco semplice nelle regole ma profondo nelle meccaniche e strategie disponibili. Il cuore pulsante è una matrice 3x3 di tessere colorate: al proprio turno il giocatore pesca da un sacchetto una tessera e deve piazzarla nel reticolo diabolico, infiliandola in una riga o colonna, dall’alto o dal basso, sinistra o destra non importa, il fatto è che inserire la tesserà comporterà la fuoriuscita di una tessera e automaticamente l’attivazione (nell’ordine desiderato) delle tre azioni corrispondenti alle tre tessere rimaste nella matrice dopo l’inserimento. Detta così può sembrare semplice e in realtà lo è, la cosa complessa è saper ottimizzare le azioni in base alle proprie strategie.

Le azioni che si attivano sono: navigazione di un tratto di Danubio con la propria barchetta; piazzamento di un sigillo in una delle zone di approdo nel tratto di fiume dove si trova la propria barca; recupero di tessere uscite dalla matrice a seguito di precedenti inserimenti; rendita di una moneta d’argento; acquisizione di una nuova carta o possibilità di giocarne una già nella mano.
Il segreto sta nel capire dopo la pesca dal sacchetto se la tessera ottenuta è idonea alle proprie aspettative. In caso negativo è possibile sostituirla con una delle 5 piazzate nella parte in basso a destra del tabellone.
Con i sigilli e gli stemmi poi si attivano delle combo, si prendono delle rendite e si prendono entrate dagli altri giocatori. Quindi navigare veloci per arrivare avanti e ottenere privilegi facendo pagare dazio agli altri è importante ma al contempo una volta superato un bonus non sarà più possibile ottenerlo nuovamente e quindi andrà soppesato bene quando navigare e quando attendere.

Al centro di ULM la cattedrale 3D è in costruzione e al termine della torre (10 turni) il gioco si chiuderà decretando quale famiglia ha contribuito maggiormente alla sua costruzione divenendo così la casata vincente sul paese.
Passeri per correggere la sorte avversa, carte per attivare combo istantanee o con punteggi di fine partita… bilanciare sapientemente questi fattori è cosa che richiede un bel po di esperienza e tanta concentrazione.
Per la grafica, le meccaniche di mitigazione dell’alea con i passeri o la matrice, il gioco ricorda molto quei Feld alla Bruges che sanno catturare sia in gamer incalliti che gli amanti del gioco di peso medio ma stimolante.


CRANIO CREATIONS E JOVANOTTI IL MAGNIFICO
Poco più là c’è lo stand del teschio con la pianta che gli spunta dalla testa! Lorenzo Tucci Sorrentino coordina le manovre e controlla la temperatura ebullioscopica del suo bancone così quando passiamo trafelati veniamo colpiti dalle tantissime novità in primis l’espansione di Steam Park uno dei miei primi giochi acquistati qualche anno fa. Nuovi baracchini, un giocatore aggiuntivo, rollercoster multicolor, robottini in plastica al posto dei tatocci a forma di cazzetto! STUPENDO!
Mentre sbavo tipo cane con la rabbia vedo mio figlio intento ad infilzare un malcapitato Dart Fener che zompa quando con l’ennesima spada laser supperilc*** decide che è troppo anche per lui.

Molto atteso e finalmente in mensola anche CodeName Visual, la versione del gioco superblasonato ma con immagini al posto delle frasi per abbattere anche le barriere d’ingresso per i giocatori giovani che non sanno leggere e comunque in generale le immagini parlano molto più di mille parole scritte!!!

Ma a farla da padrone sono i due grossi capolavori setolosi, Una Festa per ODINO e Lorenzo il Magnifico. Il primo talmente immenso con i suoi 5KG di peso massimo e miriade di pezzettini che atterra tipo the undertaker nel Wrestling!
Lorenzo invece è un outsider mattatore di botteghini capace di catturare proprio tutti dai neofiti agli incalliti bruciacervelli: scatola immediatamente acquistata per future partite e approfondimenti. Dalle prime impressioni però si pone come un vero german dalle mille vie per ottenere punti. I dadi lanciati ad inizio turno segnano per tutti i massimi valori di mosse eseguibili tra le torri o nelle altre zone di piazzamento. I servitori fanno da modificatori per aumentare il tiro della sorte e aprire le porte di spazi azioni altrimenti preclusi. Sulle plance si compongono sequenze di carte collezionate e si avvia la costruzione di un motore di combo che nel medio pompa risorse e produce altre mosse bonus. Infine le track di forza militare e consenso ecclesiastico con tanto di favori al pontefice o scomunica tirano una linea retta a rimarcare quando recentemente i giochi italiani possano surclassare quelli teutonici senza troppa difficoltà!
Fantastica la sorpresa di incontrare un amico-lettore del blog che dopo i saluti si siede al tavolo per provare Lorenzo insieme a me e ad una coppia di altri due romani. “Bella Cannolo… se puoi mandami una mail che rimaniamo in contatto!” :D


ASTERION, PECCATI CAPITALI E PANINI
Allo stand Asterion tiro fuori i  panini mistici misti a redbull che nascondevo gelosamente nel mio zaino  come Gollum con il suo anello. Il piccolo LA inizia a non sopportare i giochi che piacciono appapà ed è il momento di rollare dadi americani e fare giochi di menare! THE OTHERS! I SETTE VIZI CAPITALI sembra fatto apposta per lui… per noi. Il padiglione non è ancora pieno zeppo così troviamo facilmente spazio di fianco a Lorenzo Calvi e ad altri due simpatici compari barbuti anche loro romani-de-roma.
La spiegatrice-ostetrica di Asterion è la persona giusta per il gioco giusto: non è facile introdurre ad un monstergame in una fiera caotica come Lucca dove ogni tre secondi ti disturbano colleghi, capi, giocatori, troller, cosplayer…. Insomma nel delirio totale spiegare THE OTHERS come ha fatto lei è un immenso attestato di stima.

Ma passiamo al gioco: io credevo di essere un german… si ok non un fighetto di quelli che imbusta le carte, imbusta il tabellone, imbusta le scatole, imbusta i giocatori… si fa le seghe sui manuali d’istruzione. NO! Pensavo di essere un amante dei giochi strategici teteschi con molto legno e affezionato agli odori di carte e lanciadadi di pelle umana. Però negli ultimi tempi grazie a mio figlio LA sempre al ruota ho capito che non di solo german vive l’uomo: per un bambino sopportare di stare seduto per più di 10 secondi è una sofferenza, dover anche ascoltare 40 minuti di regole è una tortura… rollare dadi e maneggiare miniature da urlo è la chiave per far passare il tempo velocemente e permettere a noi grandi di trovare comunque strategia e profondità e per loro di fantasticare con rappresentazioni 3D di mondi idilliaci.

The others è ambientato in un futuro in cui le 7 divinità dei rispettivi vizi capitali  risalgono dall’inferno per mettere fine al mondo dei peccatori. Tra gli umani il team Faith (destino!) si barcamena come può per rimanere la razza dominante sul pianeta terra. Le squadre di umani vedono ogni giocatore vestire i panni di un eroe, mantenendo nel team un equilibrio standard con 1 leader e poi 1 tattico, 1 picchiatore… nella scatola base ci sono i primi due vizi (accidia e superbia) più 14 personaggi (2 per razza). Il manuale delle missioni specifica posizione dei componenti del tabellone e obiettivi.
Il turno di gioco è semplicissimo: preparazione, azione umani, azione cattivi, riavvio. Con LA interpretiamo ROCCO… dai non fate le solite battute lo sapete che siamo superdotati anche nei giochi no? :D

Il livello di corruzione parte da zero ma volontariamente si può portare di uno step avanti per turno e guadagnare i relativi bonus (grande giove che ideona!). Rocco è un tiratore scelto del Faith, ama ingaggiare combattimenti a distanza e quando spara se con i dadi fa più pugni degli scudi nemici allora atterra tutti quelli in traiettoria per ogni punto di differenza attacco-difesa.
Sul tabellone composto da quadrati di spessissimo cartoncino ci sono raffigurati strade e distretti nei quali poter attivare prima di ogni altra mossa i bonus con l’omonimo tassellino. Per terra spesso si trovano segnalini incendio e corruzione che intralciano il nostro incedere impavido ma una buona rollata (di dadi) toglie il medico di torno.

Nella nostra squadra c’è poi Karl un licantropo che quando vuole muta forma e abbatte accoliti come formiche in un formichiere irrigato a Napalm. Le suore provano a fermarci ma le asfaltiamo tipo ANAS.
La missione si compone di tre obiettivi, risolti i quali potremo riportare la pellaccia a casa sani e salvi. Al nemico meno azioni di noi ma ha la consepevolezza che deve rovinarci prima che noi lo finiremo. Questo gioco eredita il meglio di Zombicide ma snellendo moltissimo le dinamiche e semplificando sia il turno che l’approccio. Veramente una rivelazione!


STAR WARS REBELLION
Non pago mio figlio punta a Blood Rage ma il tavolo è braccato come le volpi durante una battuta di caccia con i beagle! Quindi approfittando della pausa pranzo vedo che si libera un posto al nuovo gioco. Mi precipito per prendere i posto in prima fila per LA che arriva tranquillo e gioioso… la spiegazione però è lunga e pesante. Dopo The Others sentirsi spiegare questo mattone è come un abbacchio per pranzo dopo il sorbetto. LA è stregato dalla miriade di navicelle e miniature della morte nera, lui le ordina come fosse un giapponese in un giardino zen… il gioco si capisce poco e male, gli altri tre ragazzi fingono in modo evidente ma annaspano vistosamente. Sicuramente è un gioco che merita tanto tempo e molta dedizione per essere assorbito in tutte le sue molteplici eccezioni e varianti. Materiali di prestigio e miniture imbattini.


POST SCRIPTUM e GRANDI LAGHI DI SABIA
Sfiniti per la lotta contro il male, con LA ci alziamo facendo spazio ad una piccola ressa che attanaglia lo stan della stella. Gironzolando per i vari baracchini incontriamo Mario Sacchi intento a far provare le scatole di Kepler 3042 fresche fresche di Kickstarting e relativa campagna chiusa! Il genio-sregolatezza di casa Post Scriptum mi spiega al volo Zuiq: dall’idea di Andrea Pisani (hai presente i Pampers di Colorado caffè?), con il cesello di Carlo Emanuele Lanzavecchia e la matita di Bigio nasce un gioco di carte dove partendo dalle risposte si devono inventare le domande. Gioco di carte per 3-10 giocatori della durata media di 15/20 minuti; da un mazzo si pescano e piazzano a terra le parole da utilizzare per creare una possibile domanda. Da un secondo mazzo si estrae la carta e tra le opzioni si sceglie la risposta che verrà utilizzata dagli sfidanti per comporre la domanda… tutto alla rovescia così come il nome del gioco che da quiz si trasforma in ZUIQ. I bonus per non aver utilizzato determinate parole rende tutto più pepato e una carta tira l’altra tipo ciliegie.

Quando sto per salutare Mario vedo Danilo Sabia che traffica su un tavolinetto tutto appartato… mi puzza di prototipo come un tartufo al naso di un lagotto… vedo cartoncino incollato con vinilicapiù, vedo token, plance…. “Mario ma che è sta roba che hai un prototipo e non mi inviti a provarlo?”. Dopo 10 secondi ho mollato LA a fare il rappresentante di Zuiq sul banchetto con Matteo Cesari. Io mi sistemo nella sedia ed inizio a farmi raccontare.

Danilo Sabia è un esperto e appassionato di Storia degli indiani d’america a cui dedica il suo Grandi Laghi. La sua passione la trasmette con ogni vibrazione del suo corpo: mi racconta le differenze tra gli indiani nomadi e quelli dei laghi, quelli stabili in una zona dove si possa pescare, dove si possano coltivare le tre risorse principali della zona (mais, fagioli e ...) e dove poter catturare castori per conciarne le pellicce e venderle ai visi pallidi. 

Mentre mi introduce i materiali e le risorse mi spiega come sono andati  i fatti, di come i francesi e gli inglesi si contesero quelle terre, aizzando tra di loro le tribù a volte già rivali; alcuni autoctoni neutrali si schierarono con gli inglesi, altri per rivalità presero le parti dei francesi. Il risultato fu lo sterminio degli indiani tramite la diffusione del vaiolo utilizzato come prima vera arma batteriologica diffusa tramite coperte di lana infette barattate dolosamente.
Del gioco parlerò in un post dedicato tra qualche tempo quando il progetto sarà maturo ma dai primi materiali e dalla meccanica di base posso dire che sarà un tedescone di maggioranze e piazzamento lavoratori con il controllo della mappa a farla da padrone ma con interazione attiva deterministica poco american e molto teutonica. La svolta potrebbero essere delle miniature non estreme ma che spingano ancora di più sul lato d’ambientazione… che sia la strada che cavalcherà anche Mario e la PostScriptum? Lo sapremo nel 2017.

SIPARIO
Le ultime forze le utlizzo per salutare Simone Tansini, il babbo e il baracchino di Sipario il gioco sulla musica lirica e i suoi impresari. Non abbiamo più la forza neanche per stringerci la mano con Simone… io mi congedo per inferiorità manifesta, lui dovrà lavorare ancora per due giorni.

LA CLASSIFICA DI ALBO3
Dopo circa 12 ore ininterrotte con una sola pausa pipì si conclude la Lucca C&G 2016 del piccolo LA e del padre giocopatico! La personale classifica dei giochi provati è la seguente:

THE OTHERS: voto 9 - american asciutto e lineare, materiali da urlo al miracolo, trama per veri peccatori  da girone infernale. Le 5 espansioni con i nuovi mostri + i tre kit delle squadre alfa, beta e gamma fanno di questo boardgame un macina soldi per rosicchire soldi lla concorrenza. LO COMPRO!

LORENZO: voto 8,5 – Bello, compatto, strategico, brucia cranio, a tratti classicone a tratti innovativo. IL NUOVO MARCOPOLO (bravissimi ragazzi!)

GRANDI LAGHI: voto 8+ - Ambientato, profondo, strategico, comporta diverse soluzioni non elementari ma sempre gradevoli e di facile approccio. WILD WEST

ULM: voto 8 – Germanino di fascia media che strizza l’occhio al pensantuccio quando si procede con le combo della matrice con le carte e le tessere privilegio. FELD NOSTRANO

CODE NAME VISUAL: voto 7, 5 – un partygame come ce ne sono pochi; grazie alle immagini si trasforma in un gioco anche per i bambini; nella modalità mista tra parole e immagini regala perle anche a chi non le apprezza. PROFETICO

FIRETEAMZERO: voto 7,5 - Un ottimo american come esordio per la DV. Semplice nelle meccaniche, forse la modalità collaborativa unita al rolling sfrenato per spappolare ogni forma di vita alinea non lo portano sull’olimpo del suo genere ma ha carattere e chicche da regalare. RULLANTE

SIMPLE & MADAMA: voto 7 – Trovare l’anima gemella non è mai stato così facile, basta un mazzo di carte, qualche tassello voto ed un appuntamento è garantito. PREDOLIN!

13 INDIZI: voto 7 – non è facile fare innovazione quando si può semplicemente rinnovare… 13 Indizi sovverte il paradigma e riesce a rivoluzionare il già visto, a trasportarci nei telefilm della signora in giallo o del detective Colombo. TENENTE COLOMBO

ZUIQ: voto 7- - Ogni tanto utilizzare la testa in modo leggero è una sopresa che non ti aspetti. Con la cricca giusta e con l’umore adatto ti fa fare una scorpacciata di risate. NATALE COI PARENTI!

STARWARS REBELLION: voto 6,5 – Da studiare e riprovare in contesti più calmi. In fiera con il casino, la fila e il pushing per il tavolo è come pensare di scalare l’Everest in mezza giornata. Sicuramente un cinghiale allo stato brado che a parere di molti soppianterà i migliori giochi da due sulla guerra fredda. RIVEDIBILE!


Si chiude così l’appuntamento fisso con Lucca Comics & Games, una garanzia in termini di emozioni, giochi e divertimento. In famiglia, con i figli, sa soli, con gli amici… non c’è niente che eguagli la fiera di Lucca, le sue cosplayer e il padiglione games… per tutto il resto c’è Sky :D



Molti dei giochi citati sono già disponibili presso lo shop online dell'amico Emanuele Playbazar.it

2 commenti:

  1. Letto tutto..... sai che io invece a Lucca non sono mai stato !!! Coooosa ??? Ebbene si. sei stravolto eh ?

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    1. O_o nuoooooo!!! è il paese dei balocchi non solo a livello games ma a 360 gradi. Non dico ogni anno ma almeno una volta va visitata. come Amsterdam durante la festa della regina (koninginnedag) TOP!

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