venerdì 19 febbraio 2016

I'm Lovin It! [Food Chain Magnate]


Walter si sveglia alle 5:00. Apre gli occhi come se sentisse la sveglia squillare ma è nella sua testa e basta, accende la luce… un broker mancato. Scelte, il caso. Alle 6:30 aprirà la serranda del suo fast-food, sarà il primo come sempre, partirà col fare i conti del nuovo giorno sul suo iMac. Aspetterà i suoi dipendenti perché è giusto così, deve dare il buon esempio, guidare la squadra, indirizzare le scelte.
Si alza e si precipita in doccia, scalda la lametta nell’acqua, spalma la schiuma e inizia a radersi, ricama i baffi, aggiusta la barba, rifila le basette poi continua sulla testa…  tira a lucido una boccia liscia e tonda che farebbe invidia ad un giocatore di bowling.
Nel vapore si passa due mani di crema antirughe sul viso, deodorante al muscio bianco, una passata di balsamica sulla pelata, pinzette per le ciglia, pizzetto in stile Tony Stark… come nei suoi  fumetti Marvel di cui non parla mai perché lo metterebbero sotto una luce bambinesca, ma li adora e ne va fiero. È un maniaco della perfezione, imbusta ogni cosa: i fumetti sono imbustati in uno scaffale, dai numeri deluxe, da quelli limited a quelli in tripla ristampa. Imbusterebbe anche lo scaffale se potesse.

Apre la cabina armadio: camice, cravatte, pantaloni, giacche, scarpe, scarpe, ancora scarpe quattro ripiani di scarpe… sembra di essere in un sogno erotico di Valeria Marini…. Sceglie la giusta mise ogni mattina come se fosse il primo giorno di lavoro, come se fosse l’ultimo della sua vita in terra: indosserebbe un gilet glitterato se solo non fosse il CEO di una catena di fast-food nel centro di Portland! “Non me lo posso permettere” si ripete nella testa pensando al ritornello del suo cantante preferito!


Decide per un outfit molto hipster, pantalone aderente e corto per far risaltare i suoi calzini Gallo a righe, finitura d’eccezione per un modello fineserie a tiratura limitata. Le scarpe, prende le Blucher, pelle di povero daino che correva libero in un bosco senza pensare che nel mondo ci sono uomini d’affari che devono pompare business senza sembrare troppo in tiro… BANG! Sui suoi piedi affusolati calzano a pennello come Giotto! Camicia di seta, giacca di un viola che Morgan dei BlueVertigo avrebbe un orgasmo e Nicholson ci andrebbe a svaligiare una banca a Gotham. Dal taschino spunta una pochette  abbinata, che si intona con il papillon…. PERFETTO!
Entra nella sua Mini Clubman Super S dal motore BMW serie M; ha chiesto una modifica personalizzata perché voleva  l’equivalente di una M4 con l’aspetto puccettoso di una mini inglese: per compensare la torsione di coppia gli ingegneri tedeschi hanno dato il meglio del laboratorio Motorrad, ma il risultato sembra un pittbull con il guinzaglio a punte di metallo, copertoni 300/40, per le strade sembra di vedere la macchina di Batman in formato Baci Perugina con tanto di dediche di Fedez.... un impiastro!
A lui va bene così si sente il re della città. Da zero a cento in 4 secondi e qualche spicciolo per la mancia. Sul sedile posteriore c’è una busta con una scatola… il suo gioco preferito per la sera con i rivali di sempreonline che per la prima volta becca dal vivo: Food Chain Magnate

Accende il quadro, i led blu con riflessi fluo che si è fatto customizzare da un car-tuner d’elite sono uno sballo… neanche due botte di coca glielo fanno rizzare in quel modo. Gira la chiave e inizia a sentire un brivido che gli si arrampica su per il fascio di neuroni che passa stretto tra le vertebre… 430 cavalli di potenza sulle quattro ruote motrici… Questo è il motivo per cui lavora 18 ore al giorno, 7 giorni su sette e oltre alle 24 valvole dei 6 cilindri l'unica altra via di fuga dallo stress compresi i boardgame… potrebbe fare il serial killer di barboni o di escort… ma per lui Bret Easton Ellis è un pirla e preferisce di gran lunga Rosenberg o gli olandesi della Speller!
Al semaforo nota una ragazza in minigonna che lo osserva, PARTE SGOMMANDO quando è ancora rosso e per evitare un ciclista prende in pieno una pozza d’acqua!!
Questa non ci voleva… dovrò far portare la macchina  a lavare!”. Un poveraccio alla fermata si prende uno tsunami e gli mostra il terzo dito!
UNTO BISONTE 
Gus è alla fermata del bus, sul cartello il count-down segna 3 minuti ma lui è in ritardo di 5 e quando sarà arrivato troverà i suoi dipendendi a fumare d’avanti la saracinesca…. Lo aspettano tutte le mattine. Mentre sta pensando a come anche stavolta romperà quell’imbarazzante momento viene travolto da una bordata d’acqua proveniente da una pozza vicino il marciapiede. “Sto cojone!!!” Grida all’indirizzo di un pazzo automobilista che ricambia pure lui con il dito medio dallo specchietto e le fiamme dalle quattro marmitte laterali!
Laureato in un’ università qualunque in una cittadina di periferia di uno stato dimenticato nel midwest e subito corteggiato dalle migliori corporate del settore finanziario per il suo innato talento con i numeri e la borsa.... ma il suo sogno nascosto è diventare il capo di una catena di ristoranti, la più grande degli States… e lui è uno che ai sogni ci crede (tipo slogan del pan di stelle).Lui vuole raggiungere il sogno americano, come Scarfase, costi quel che costi... Machiavelli aveva ragione: il fine giustifica i mezzi e lui i concorrenti scomodi li toglie di mezzo senza mezzi termini nè compromessi!
Grazie alle sue infinite doti mnemoniche, al suo amore per la matematica e al suo fascino da Huge Grant si è laureato con il massimo dei voti, senza pagare un centesimo alle casse dello stato, tutto con le borse di studio in barba ai contribuenti (come dicevano nei film di una volta!).

Per avviare il suo primo ristorante ha contattato un Venture Capital di nome Goodman-McInnis, un avvocato da strapazzo, un magnate del denaro sporco e del riciclaggio pulito. Gus gli presentò un business-plan da far mettere una firma anche a DePaperoni
Da cinque anni è a capo di uno dei locali più frequentati e in attivo della zona, malelingue dicono che ci sia sotto qualche losco traffico ma nessuno può competere in astuzia con lui, il re! 
Però da qualche tempo la concorrenza è dura e spesso sleale: c’è un tipo in particolare che detesta, uno smidollato dal look inguardabile, felpa cappello e pantaloni calati ma che sembra amato da tutti e che cattura clienti come api in un’arnia.
Non sarà certo un punk o un pirata della strada tipo questo a fermare la mia ascesa in città” pensa tra se e la mente gli vola alla montagna di documenti che deve firmare per aprire un altro punto vendita a Down-Town: “stesso principio ma look&feel diversi, più chill-out, musica buddha-bar e apericena all’italiana… in America la cosa la farò decollare io!”. Col giornale si da una botta all’impermeabile alla tenente Colombo per scrollare il grosso dello Tsunami che lo ha preso in pieno. È in ritardo. Arriva il bus e sale. Si siede e dopo il secondo incrocio la sua mente vola di nuovo via, questa volta però i documenti che visualizza non sono di lavoro ma il regolamento di un nuovo gioco che ha scoperto da poco e che giocherà la sera stessa con un anonimo sconosciuto contattato su un gruppo Facebook… un certo SanPatrick…. “secondo me è un irlandese beone!”.

IL PAZZO
Jesse detto JJ sfreccia veloce come Sonic in sella alla sua single speed. Tira dritto al semaforo ma un serial killer a quattro ruote per un pelo non lo falcia come la morte! “Esaltato del caxxo!” gli grida dietro ma quello per evitarlo prende in pieno una pozza d’acqua e lava via i peccati del mondo e gli abiti di quelli che aspettano l’autobus…. “Che spettacolo!” gli viene da sorridere a JJ perché a lui del prossimo non gliene frega una beneamanta fava e considerando il fatto che la pellaccia sua ormai è salva, se la gode a pensare a quel poveretto con l’impermeabile che dovrà andare a lavoro fradicio come un cane in spiaggia.
Un altro paio di isolati e sarà arrivato.
Parcheggia la sua bici hand-made senza freni che si è assemblato nel garage in un mese di nottate a base di musica Slipknot, un giro di catena, entra e saluta CatWoman, così la chiama. Lui adora dare nomiglnoli a tutti e la ragazza dei caffè appena assunta è una pezzadifigaintergalattica che gli ricorda Alley Berry ma che è tanto se arriva a 22 anni: mulatta, occhi verdi, due minne da far venire voglia di farsi una poppata anche ad uno intollerante ai latticini. Ci ha fatto diversi voli pindarici con la mente e ne ha concluso che deve fare l’istruttrice di qualche fitness di ultima moda perché ha dei glutei che ci potresti rompere le noci a tavola… una gatta pronta a fare le fusa e a graffiarti. Qualche sera fa se l’è scopata nella dispensa dopo l’orario di chiusura… una cavalcata stile Valchirie da mettere il Terrore di Apocalipse Now


JJ attraversa i tavoli, saluta gli altri indaffarati a preparare pizza e panini e fila dritto verso il suo ufficio. Venti anni prima ha sposato la figlia di un magnate della ristorazione americana… è diventato uno dei toyboy più ricchi del mondo dicendo solo SI su un altare… beh ha dovuto dire di si anche a diverse altre cose, pessime visto che la moglie è una cicciona di quasi un quintale che mangia burrito a colazione e ha un lipstick al burro di arachidi. Ma alla fine lei tollera tutte le sue scappatelle, nonostante sia gelosa da sentirsi male e quindi JJ ha preso il meglio della situazione, soldi, tempo e tutto il resto.
Il lavoro per lui è un hobby, gestisce due locali nei paraggi ma da quando hanno aperto due fast food agguerriti, la concorrenza lo sta sfiancando. La moglie gli chiede risultati a lavoro, risultati a letto, bon ton nelle cene di Gala… ma lui è sempre in tuta e giacche arlecchino,  in calzoncini e scarpini da biker… di tutto quel sistema di favori e mano-lava-mano non ne campisce e non ne vuole capire niente. Si dedica alle sue tre attività principali: la bici, le donne e i boardgame.


Ultimamente si è messo a giocare online su un portale ed è entrato in amicizia con due tipi, uno che deve avere problemi di stitichezza perchè parla a sillabe, l’altro che nella sua mente deve essere un nerd tutto forfora e pustole adolescenziali… un certo Fringe, di sicuro amante delle serie TV… Da una settimana hanno iniziato a giocare ad un gioco molto cazzuto, sui fast-food e la cosa gli è piaciuta subito perché gli da modo di mettere in pratica le sue competenze acquisite sul campo, solo che gli altri due lo legnano come dei boscaioli ed ha proposto di incontrarli de-visu per utilizzare la sua influenza e contagio empatico per metterli sotto pressione e portarsi a casa la prima vittoria….
Si vedono la sera stessa. Sarà una nottata indimenticabile!


FOODCHAIN MAGNATE
Gioco da 2 a 4 giocatori della Splotter Speller, casa editrice di due manager olandesi che nel tempo libero si dedicano ai giochi per Hard-Gamer dove regna sovrana la regola che chi sbaglia è fuori! L’imprinting dei loro gioco è sempre sull’economico spintissimo, la deformazione professionale fa danni seri.
In FCM i giocatori interpretano gli amministratori delegati di una catena di ristoranti/fast-food e come obiettivo hanno quello di stimolare la domanda degli abitanti delle case della città utilizzando tutti i mezzi pubblicitari a loro disposizione; devono poi produrre i beni richiesti per venderli ai cittadini considerando che chi compra cerca sempre il miglior compromesso tra costo e distanza da coprire. I giocatori dovranno approvvigionare le bibite dei tre tipi (birra, vino e limonata) e dovranno infine assumere ed impiegare nel miglior modo possibile collaboratori con profili professionali differenti efficentando la catena del valore, bilanciando domanda e offerta in base alla propria posizione logistica, in base alla conformazione delle strade. Quando arriverà l’ora di cena dovranno gestire le consegne, stimolando i visitatori a sborsare mance per le cameriere più ammiccanti. Infine dovranno pagare gli stipendi, completare campagne commerciali e fare tutto nel modo migliore ed aggressivo possibile.

Il gioco si svolge in turni sempre uguali con 7 fasi ciascuno (riportate su un player aid tipo menu), alcune di queste prevedono azioni contemporanee, altre (working) seguono l’ordine di turno.
Il rischio di inchiodatura mentale è alto ma il gioco non si presenta come il fillerino di mezz’ora ma come l’elefante che si incapretta il cinghiale. La durata minima si attesta intorno le 3 ore ma verosimilmente nelle prime partite tra spiegazione e partita in tre giocatori si fa presto ad esaurire cinque ore piene piene. All’esaurirsi dell’ammontare di soldi settati per la banca, c’è un secondo giro dove però il totale dipende da una puntata al “buio” che i giocatori fanno all’inizio sulla base di quale strategia vogliono attuare (a breve,medio o lungo termine) e in funzione della giocata blind degli altri si può avere una seconda fase breve o lunghissima.
Sul tavolo serve spazio perché le centinaia di carte da impilare e sulle quali c’è riportato l’effetto vanno rese accessibili a tutti. In particolare ci sono le carte milestone che indicano alcuni bonus attivabili da chi realizza le precondizioni per primo (o nello stesso turno in cui sono state attivate la prima volta da un altro). finito il turno ogni milestone ottenuta da un giocatore viene eliminata definitivamente dalla partita e quindi può dare un vantaggio competitivo mostruoso (vedi il freezer per stipare le risorse prodotte che altrimenti ad ogni turno andrebbero buttate).

Il secondo ed ultimo tipo di carte è quello degli employees cioè quello dove il CEO ottimizza il suo turno mettendo in gioco parte del suo staff e mandando il restante a rilassarsi in spiaggia.
Nel turno di lavoro (working) il giocatore attiva nell’ordine che preferisce i diversi collaboratori, ognuno ha le sue peculiarità, dalla esperta di recruitment al Trainer che motiva e fa crescere il profilo delle risorse; dai manager che possono fare carriera agli esperti di marketing che pianificano campagne commerciali con cartelloni pubblicitari, flyer nella posta, aeroplani con striscioni o gingle radiofonicni.
Sulla mappa modulare costruita random in base al numero di giocatori ci sono strade, case e ditributori di bibite. In verso opposto rispetto al turno di gioco i giocatori inizialmente piazzano uno dei loro tre ristoranti. Da li partiranno gli speedyboys per le consegne oppure gli esperti faranno panini farciti o inforneranno le pizze.

NUMERI DA MAESTRI
Steteo sono settimane che ci parla di questo suo nuovo acquisto così optiamo per metterlo subito sulla graticola insieme ad una Mastri Birrai Umbri Cotta 50 bianca non filtrata e rifermentata in bottiglia, la mia preferite tra le ultime accompagnate ad un cinghiale.
LA spiegazione porta via 1 ora esatta. Alle 23:00 siamo pronti per inziare.
A piazzare il primo ristorante inizio io e metto il mio segnalino Fried Ceese and Donkey in un punto strategico vicino a due case. Steteo piazza su una tessera attaccata alla mia il suo Gluttony Burgers. Cissinho invece si allontana e si piazza il Santa Maria pizza su una tessera senza case ma con un distributore di limonate che da proprio sulla sua porta sul retro …. È l’unico di quel tipo sulla mappa e potrebbe fare la differenza per strategie monopolistiche.
Parto subito molto concentrato, puntando alle milestone più facili: prendo quella per aver piazzato per primo un cartellone pubblicitario e questo mi permetterà di non pagare mai lo stipendio ai marketing manager.

Cissinho punta invece al freezer per stipare risorse eccedenti (tipo il magazzino di Puertorico) e nel giro di un paio di turni se lo prende sotto i nostri nasi senza che nessuno lo emuli. Steteo invece punta ad ottenere lo sconto di 15 dollari sul salario totale che gli permetterà di sviluppare senza costi i suoi dipendenti.
Sul tabellone ci scanniamo come in un mattatoio di capretti a pasqua: io cerco di produrre bibite vedendo che gli altri due spingono sulla pizza. Quando riesco ad avere della limonata e a generare domanda con un paio di cartelloni e volantini nella buca della posta, ingaggio la luxury manager per pompare sui prezzi ma Steteo produce pure lui e rimanendo a distanza pari mi batterebbe sul prezzo finito, così sono costretto a ripiegare e al quinto turno in cui lascio in spiagga la manager dei prezzi gonfiati decido di licenziarla in tronco e di investire sulle mance delle cameriere.
Cissinho intanto ingrana come un cardano e scatena una valanga di combo prendendo tre milestone in un turno solo. Per lui produrre è una passeggiata ma la domanda nel quartiere scarseggia quindi fa più soldi di noi ma non decolla il suo business.
Steteo cerca di tenere il passo aprendo un altro negozio in franchising  isolato ma per quanto possa abbassare i prezzi quell’avvoltoio di Cissinho gli è sempre dietro le mutande ben oleato e invasellato a dovere!

All’esaurimento del primo lotto di contanti dalla banca facciamo showdown delle carte giocate all’inizio… io ho messo un 300 e così anche Steteo mentre Cissinho un 100. La nuova banca quindi riceve 700 e inizia una seconda lunghissima fase dove in più ogni CEO passa dal poter avere tre riporti al poterne avere quattro aumentando di molto le possibilità di configurazioni aziendali regalandoci la parte migliore del gioco quella HR (Human Resources)
Io faccio casino con il direttore delle risorse umane quindi produco poco e pago molti stipendi. Steteo invece passa da turni con un organigramma a quattro livelli pieno come un a cassata siciliana a turni in cui ha il CEO e 3 persone sotto. Cissinho è il più regolare: le solite risorse le piazza nei soliti modi, conservativo come in una merendina avariata, ogni tanto tiene in spiaggia qualche cameriera con le smagliature sotto le braccia e vince il primo di turno piazzandosi in testa da li alla fine della partita.


Verso il finale io produco poco ma riesco a vincere un paio di scontri sui prezzi. Cissinho invece riequilibria la domanda e l’offerta e riesce a strappare sotto le fredde mani intesite di steteo anche gli ultimi verdoni dei clienti affezionati.
Vince Cissinho con un vantaggio imbarazzante, come sempre… le fiches aiutano solo a visualizzarlo prima e senza troppo sbattimento, le banconote cartacee le lasciamo sapientemente nella scatola per evitare sbattimenti inutili.
Steteo non regge la botta del CFO di Cissinho che gli regala dei bonus di fine turno da far sembrare una merda anche la sua segretaria soprammobile conquistata a Greed la settimana prima.
Io a parte i primi 4 turni perdo energia come un elettrone dopo il suo quinto salto quantico, scarico come un furgone dopo il trasloco, spompato come Linus dopo la maratona di NewYork.

CONLUSIONI
Il gioco entra di diritto nella mia TOP THREE! Un capolavoro assoluto di una pesantezza heavy-max per chi ha tempo (almeno 5 ore) e voglia di bruciare tempo e neuroni ma dall’eleganza sopraffina e decisamente unica nel suo genere. Per chi ha studiato economia aziendale o vive esperienze lavorative in grandi aziende dove la gestione delle risorse umane è coperta in modo profondo e strutturato allora potrà percepire l’aderenza con quella realtà e sarà possibile immedesimarsi nelle vesti di imprenditori senza scrupoli capaci di fare di tutto pur di trovare il maggior profitto, licenziando in tronco chi non produce, assumendo le persone con le figure più orientate alle proprie strategie o facendo training ai dipendenti chiave che possono farti fare il salto di qualità.

Decisiva la capacità di leggere le strade e la loro configurazione: in base a come vengono settate le tessere nel piazzamento randomico iniziale si possono venire a creare delle zone di forte isolamento che garantiscono un illimitato vantaggio competitivo ai fini dei prezzi… e proprio la gestione dei prezzi è secondo me la parte più bella e sottile di tutto il gioco: creare domanda e rispondere con la giusta offerta non bastano; gli acquirenti andranno a comprare nei fast-food che ottimizzano la funzione lineare tra distanza e prezzo.  Una chicca che regala spazio a manovre di ogni tipo che in combo con le carte milestone possono veramente far saziare i palati più esigenti.

I materiali sono buoni ma nel prezzo da capogiro non vi aspettate la dotazione di Caverna o the Gallerist anzi, i quadrati che formano il tabellone hanno uno strano effetto vintage e sembrano dei componenti di prototipi con figure incollate a vinavil su pezzi di cartone staccato da pacchi per imballaggio. Le carte e la grafica invece  riequilibrano il tutto, veramente di un livello superiore anche se per colpa dei preservativi maniacali di Steteo che imbusta anche il coperchio della scatola non sono riuscito a capire di che fattezza siano… comunque il gioco necessità di un case custom per poter stipare in modo ordinato le carte che si prendono e ripongono di continuo durante la partita. La soluzione con cartoncino piegato a fisarmonica da Steteo non era un gran che ma ci ha permesso di giocare molto comodi senza allungare il tavolo e garantendoci una posizione ergonomica per studiare le plance avversarie continuando a tenere sempre a portata tutte le carte.

La cosa che veramente ho apprezzato di questo titolo è la forte componente interattiva diretta tra i giocatori: ad ogni mossa sembra di essere in una gara di sparo tra autovetture super veloci dove tutti restano in scia per capire le mosse degli avversari per poi spuntare dagli specchietti in sorpasso e fare la propria mossa: le carte milestone guidano benissimo la fase inziale abbozzando delle possibili strategie ma senza pilotare in modo definitivo. Alcune combinazioni tra milestone sono potentissime ma la possibilità per tutti di prenderle garantisce un livellamento dei danni a patto che si sia scelta la mossa giusta nei turni precedenti o che non ci si sia messi primi di turno. E proprio la selezione dell’ordine di turno (“alla bretagne”) è un fattore decisivo per determinare quando intervenire.

Nella prima fase è fondamentale agire per ultimi per copiare gli altri, per non perdere asfalto o per cambiare strada quando gli altri hanno già mosso. Più avanti un vantaggio invece è consigliabile. Inoltre la lotta per il predominio del territorio e il forcing pubblicitario per pompare la domanda nel tentativo di essere gli unici a rispondele sono la chicca che aspettavo da tempo. Lottare sul prezzo non conviene perché si spunta una vendita ma a prezzi bassi, quindi meglio aumentare la domanda e battere la concorrenza sull’offerta. In questo caso entra in scena il Luxury Manager che permette addirittura di gonfiare i prezzi grazie a posizioni monopolistiche.
Infine i soldi: di nuovo quei pezzettini di carta da pane che farebbero impazzire un monaco Buddista a secco di buddane! Molto più funzionale la soluzione a fiches che pur abbattendo l’effetto “immedesimazione” garantisce una manipolazione perfetta e una velocità nei conti molto rapida.
Quindi per chiudere: un gioco dal peso veramente estremo in termini di ore di gioco e di impegno neuronale. Ma per gli amanti del Mammut che non deve chiedere mai posso solo dire: provare per credere.

Lo trovate su Playbazar.it in preordine.... sbrigatevi che le scatole stanno finendo e qui si parla delle ultimissime 3000 copie per aprile già ristampate occasionalmente dal duo olandese.

ORE PICCOLE CUORE GRANDE
Quando Walter, Gus e Jesse  si incontrano c’è un momento di gelo: tre agguerriti rivali nella vita con i rispettivi fast-food a distanza di due incroci l’uno dall’altro si ritrovano uniti dal fato e dalla passione per i boardgame. Ironia della sorte sono li per darsela su un gioco che li rappresenta, che simula la loro vita quotidiana. Gus indossa il trench macchiato da quel pirata di Walter, JJ ha ancora il casco della bici…. Sanno quello che li aspetta, potrebbero andarsene ognuno  per la sua strada ma si rincontrerebbero il giorno dopo nella vita reale quindi tanto vale provare a stabilire a tavolino chi è il manager alfa del quartiere… e non sarà né la prima serata né l’ultima! 
Le ore passano, i rapporti si slegano, l'umore cambia, da cosa nasce cosa e i tre si scoprono più amici che nemici.

Sarà per al passione, sarà per il business ma nace qualche cosa che va oltre il tavolo da gioco o il fast food....
i tre dopo qualche tempo apriranno un locale unico, una nuova attività, sotto sotto un business nascosto a raccogliere emozioni e rischi che non avevano visto nè sentito prima... Certi giochi ti cabiano la vita! 

LOS POLLOS HERMANOS ROMPETE LA CATENA DELLA MONOTONIA, BEVETE, VI DIVERTITE E MAGNATE!

17 commenti:

  1. Gioco ottimo e birra non da meno! Ottima accoppiata...

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    1. Si una combo speciale.... Ad ogni cinghiale ne stiamo provando una nuova di cotta xx.... Come insegna Dado... Birra e Boardgames vanno mixati nel giusto modo.
      Thank for all :))

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  2. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  3. Da quello che ho letto, un gioco così io me lo comprerei fra due ore! Il problema è che i miei gruppi di gioco soliti mai e poi mai arrischierebbero una tale ammazzata di tempo e sinapsi, stesso motivo per cui non compro Twilight Imperium, porco il cosiddetto !!! Anche perchè se in 3 ha cubato 5 ore, già sento l'epididimo surriscaldarsi al pensiero di quanto cuba una partita in 4.....

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    1. LOL Kuldran! Esistono luoghi dove gente temeraria ha la bava alla bocca, al solo pensiero di cimentarsi con titoli di questo tipo...

      Ludoteca, ovunque tu sia, attendimi! Ti troverò!

      Beati gli abitanti del Nord-Italia dove Totepeppìno m'ha insegnato che piove, fa freddo, fa buio presto, si cena alle Sei.
      Pare lì pullulino e non disdegnino l'hardcore-gaming.

      Io lancerò il mio grido sui mezzi di comunicazione di massa: "Palyer(s) Needed!"
      E tanti saluti agli amici!

      Io 'sto gioco l'ho prenotato, appena mi arriva, pubblico il Bando nel Centro-Sud (un bel compasso con fulcro su Roma) e chi trovo, trovo (compresi vogliosi di un "Wings for the Baron" della Victory Point Games...).
      Gli spedisco pure un sunto del regolamento, così si arriva preparati e "no-perditempo".

      Va bene Sushi-Go (che posseggo e m'allieta e, con tutto il rispetto: "No-Flame-No-Trolling-Here-Just-My-Two-Cents") e va bene che per fortuna appizzo agli amichetti quel gran ottimo gioco di "Costruttori del Medioevo", ogni tanto...
      Però, il Cinghiale non si deve temere né tenere al guinzaglio!

      E poi, tra adulti consenzienti, l'appagamento è tutta un'altra storia...

      Lorenzo (da Roma, saluti e baci e buon gioco a tutti!)

      P.S. Complimenti all'Autore per questo blog!

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    2. Mizzeka Loré anche tu vai forte a scrivere!
      Il Kuldran li parla parla ma poi altro che cinghiali.... Si fa delle apnee tipo Maiorca a mostri Aniba tipo The Gallerist... Certo poi vince sculando... Ma questa è un'altra storia ahahah

      Punta il compasso qui a Roma e quando scappa il molosso&ginormico manda un segnale che sicuro io, Stereo o Cissinho rispondiamo alla chiamata.... Lasciando i roscetti a casetta ahahahah

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    3. Lasciami indovinare perchè vuoi lasciare a casetta i roscetti e i loro giocattoli di tortura et ispezione ludica delle oscure terga ihihihi ?!

      Quando punterai il compasso non potrà non spuntare una testa rossa che girerà la punta verso il centro del compasso stesso....perchè lì sarà il cuore della stagione, il braccio di mare dove dare la caccia a Spada del Diavolo (Sampeiana memoria), e vedremo proprio chi tornerà a casa con in spalla ciò che rimane della fierezza ludica degli avversari e con il cinghialotto che zompetta felice al proprio fianco !!!! ;)

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  4. Capolavoro di articolo Albo!!! Nella mia TOP3 per direttissima!!! :D
    Il parallelo con Breaking Bad fantastico ah ah ah ah :D

    Sono ufficialmente un Fan-boy Splotter :D
    Lo temevo ma adesso posso dirlo forte... sti due olandesi spaccano di brutto!!!

    FCM è fantastico... un mix unico: è un deck-building, ma non è un deck-building, c'è studio della mappa, controllo del territorio, interazione diretta ed indiretta, devi elaborare un piano iniziale e decidere se andare di partita lunga e organigramma ampio oppure soldi facili, quick and dirty e via con il malloppo con gli altri pronti con il bazooka carico; ti devi sempre adattare alle mosse degli avversari, prevedere il mercato, capire se esistono cluster di consumatori da aggredire, sfruttare la pubblicità per danneggiare gli avversari e favorire i tuoi introiti... praticamente una Master in Business Administration fatto gioco da tavolo...
    Non scherzo... lo userei per fare dei colloqui: lo setuppi, qualche casetta, qualche ristorante: "mi dica giovane padawan, dove collocheresti il tuo ristorante e quale sarebbero le tue strategie di marketing ed edilizie per lo sviluppo della nostra catena?"

    Credo di averlo sognato la notte... e la mattina dopo tanta era la voglia di rigiocarci che con Steteo ci siamo sparati una partita online commentando ogni situazione via what app... DUE INVASATI!!!!!
    Per dare un 10 su BGG ho bisogno di più partite, ma ad occhio raggiungerà Puerto Rico, Caylus e Twilight Struggle in questo speciale circolo appena sarà mio, ovvero nella ristampa di Aprile :D

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    1. Grazie brother! Sai quanto mi piaccia Breaking Bad e non metterci un parallelismo tra FCM e Los Pollos Hermanos mi sembrava un crimine :DDDD
      Però senza i tuoi commenti tecnici rimarremmo nel "tremendamente-superficiale"... sempre ottimo interprete di giochi e strategie...
      alla prossima però mi toccherà ararvi a te e ai soci... mi comincia a bruciare il bottom e il be-pantenol della piccola MD non mi basta a lenire....

      I'm on my way!

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  5. Eccomi, la ahimè breve vacanza mi impediva di rispondere a questo meraviglioso articolo.

    Albo questa volta ti sei superato, l'analisi di un gioco non può prescindere da quella dei giocatori: con l'iperbole applicata ai nostri alter ego, ci hai preso ancora una volta! FCM è così simulativo, ambientato, bastardo che ti fa sentire realmente alla conduzione della tua impresa. E' un capolavoro da TOP Ten di sempre insieme a mostri sacri come Agricola, Puerto Rico, The Great Zimbabwe (ancora un pò e giocheremo anche a quello), Greed inc. (si per me Greed con le persone giuste è un supergioco), i vari 18xx (non a caso i giochi preferiti anche dagli Splotter Boyz).

    Continua su questa strada, c'è bisogno di questa qualità nel raccontare di giochi e giocatori.

    Alla prossima non prima però di aver fatto un paio di precisazioni:

    1)Dopo un po' di partite FCM si stabilizza e dura molto meno delle 5 ore, per me in 4 giocatori esperti siamo sulle tre ore e mezza..

    2) A me Bret Easton Ellis piace, eccome!

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    1. e noi che ti davamo per disperso tra un mombardino e un terribile uomo delle nevi!
      Grazie per i complimentoni, sempre troppo buono!
      Sulla durata del gioco non ho dubbi, ormai tra te e Cis praticamente ci giocate anche sul WC e mentre dormite... quindi le partite potrebbero durare anche 35 minuti... chiaramente con me non ci rigiocherete mai non voglio farvi da aperitivo con le mie chiappe!
      Per le letture: ho sbirciato nella libreria del tuo mega-salone.... abbiamo tanta roba in comune oltre ai giochi sembra :P

      PS: dimmi però che non hai montato veramente il motore M4 sulla tua mini altrimenti per arrivare a Modena ci mettiamo un'ora e mezza compresa pausa caffè e squacquerone all'autogrill! ahahahahaha

      Ora il prossimo molosso da domare sarà TTA... e non voglio cazzi entro febbraio deve essere anal-izzato!

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    2. E sia TTA, per quanto riguarda la mini basta il motore che c'è...ricordi per dipingere una parete grande non ci vuole un pennello grande..?

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  6. Davvero bellissimo intervento!
    Oltretutto in tana c'è la possibilità di stampare i tasselli per il ristorante los pollos hermanos
    Prontamente stampato !!!

    Bravo!
    Per come lo hai descritto l'hype è cresciuto a mille

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    1. Nooooo i tasselli del Los Pollos Hermanos li devo avere! TOP di gamma!
      Grazie per il supporto! per me che parto da zero è sempre fonte di grande motivazione a fare meglio!

      Il gioco merita proprio quindi l'hipe è più che motivata :))

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    2. Lieto che vi siano piaciuti i tasselli del Los Pollos, sono un grande fan del sig. White, e degli Splotter :))

      Ciao
      Mattochedorme

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  7. Dimenticavo di dirti che l'articolo è bellissimo l'ho letto solo ora, mi era sfuggito! :D

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    1. :)) grazie Stè, fa piacere.
      Devo ammettere che quando il gioco spacca e la cricca crea la giusta alchimia poi i post escono scritti da soli :D

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