sabato 2 gennaio 2016

Tu scenti dalle Stelle alle Stalle


Atterriamo il 20, abbiamo un paio di giorni di assestamento e tappe obbligate: al massimo ci vediamo il 25, porta Alta Tensione e qualcosaltro”.
Quando leggo il messaggio di Dart e Cleo quasi trasecolo: “Era da molto che aspettavo questo rientro!” penso io visualizzando di nuovo per la millesima volta la bruciante sconfitta a Puertorico prima dei saluti per l’Irlanda.
Da allora nessuna vera occasione per mettere sulla graticola una rivincita come si deve.
A sciogliere i nodi venuti al pettine è papà Natale che con il suo fare da mago pancione e la barba stile omino-bianco-sbianca-lana ci regala un 25 dicembre con i “controcazzi”.
Porto ancora i segni delle smagliature addominali del cenone della vigilia che mi ritrovo a tavola da mia suocera con uno strano senso di nausea e Deja vu.


Per arrivare ci spariamo 2,5 ore di traffico con il macchinodonte carico come un cargo battente bandiera liberiana. Dentro abbiamo di tutto da un guardaroba completo per la piccola MD alla bici di LA fino al seggiolone e agli ultimissimi regali di Natale… io nell’imbarazzo di scegliere preparo TRE buste della spesa con lo “stretto necessario” per una rave-48h di giochi da tavolo: dal coloretto a Funkenschlag passando per La Isla, Marco Polo, Libertalia e una sbrodolata di party-game da far venire il vaiolo a Kuldran e compari Gamerz!
Ci metto più a scaricare la macchina che a finire le 7 portate da pranzo di matrimonio natalizio di mia suocera e sorelle!
Quando sparecchiamo per fare spazio ai giochi ho come la sensazione di non essere proprio lucidissimo e nel tentativo di riassumere mentalmente le portate che ho trangugiato ho il primo colpo di sonno da non riconoscermi!

SPIE ALLO SBARAGLIO
Per iniziare propongo SPYFALL! LA non sta nella pelle e non vede l’ora di beccare la carta spia, ma per sua sfortuna non conosce il gioco e gli capita proprio al primo turno quando per spronarlo gli faccio: “dai inizia tu, fai una domanda!”. Lui resta giustamente imbambolato così passo alla cuginetta Lolla, che nonostante i 10 anni in più manifesta lo stesso mutismo: “Certo che sto pranzo ha mietuto vittime più dell’atomica a Hiroshima!” faccio io per stemperare…. Mia cognata rompe gli indugi e da li il gioco inizia a decollare. Chi è la spia deve riconoscere il luogo in cui ci si trova in base alle domande che gli altri fanno. Gli altri hanno ciascuno una carta luogo che rappresenta la stessa situazione e senza essere troppo espliciti devono capire dalle risposte chi non conosce i dettagli ed è quindi la spia!
Scoprire la spia accusandola rende bei punti quindi la prima regola è essere bastardi, sia quando si domanda che quando si risponde… D’altra parte la spia brancolando nel buio deve essere un vero cane da riporto, un segugio capace di intuire ogni minimo dettaglio e di risalire al luogo facendo affidamento al proprio intuito e alle pagine centrali del regolamento che riassumono le carte luogo.
In cinque il gioco gira abbastanza bene ma da il suo meglio in 8, al massimo dei partecipanti.
Ci si sfida su più Round cambiando sempre il luoghi.
Le risate sono assicurate e snoccioliamo uno scenario dopo l’altro come in un videogame!

INSULTI DI NATALE
Guardo l’orologio un paio di volte di troppo, Cleo intuisce e mi rassicura: “guarda massimo 30 minuti e arriva!”… quando aspetti il lato oscuro del gamer che c’è in te è inevitabile un minimo di impazienza.

Per ammazzare l’attesa ed evitare il gioco delle frasi attaccare in fronte riesco a sedare la comitiva di zie, cugine, sorelle e nipoti (tutta al femminile) con CONCEPT, la rivisitazione di pictionary in versione iconografia-spinta!
Il tabellone riporta una densa quantità di icone con relativi spazi per piazzarci sopra dei segnalini.
In dotazione un paio di player Aid con i significati più tipici per le immagini: l’icona che raffigura un pollo e un piatto può simboleggiare cibo, il verbo mangiare, il cenone di natale o simili. C’è poi una simpatica cuncumella dove pescare i segnalini-indizio. Infine degli indicatori lampadina per il punteggio e un mazzone di carte.

Dal mazzo si pesca una carta e in base al livello di difficoltà che si vuole dare al gioco (facile, medio, difficile), il giocatore di turno sceglie una tra le tre frasi/parole/oggetti da far indovinare agli altri grazie al sistema dei simboli sul tabellone. Entro un tempo limite precondiviso (5/8/10 minuti) i giocatori cercano la soluzione e se la trovano va 1 punto a chi ha indovinato, 2 a chi ha dato gli indizi.

Iniziamo con il livello semplice ma le ragazze sono agguerrite come dei Vietcong e risolvono gli enigmi tipo Sherlok in meno di due giri di lancetta! Io resto a secco come la siccità e al mio turno di dare indizi siamo già settati sul livello super-hard-core-investigator e mi tocca far indovinare V-per-Vendetta! Panico!
Tra le pollastre nessuna è appassionata di cult movie con spargimenti di sangue e fratelli Wachowsky quindi punto sulle mie capacità comunicative.
Il punto interrogativo (che indica l’ottetto/parola da indovinare) lo piazzo sull’icona del cinema e tutti capiscono che si tratta di un film… DAJE! I cubetti verdi che ho in mano non so a questo punto dove piazzarli…. Insulti!

Prendo un punto esclamativo blu (ad indicare una cosa in relazione con l’oggetto/parola da indovinare) e lo piazzo sul teschio… vorrei far capire della maschera di Guy Fawkes, poi aggiungo un cubetto blu (indizio su questo elemento correlato all’oggetto principale) sul colore bianco… “Un film che ha a che fare con un teschio o maschera tipo teschio, bianco” penso che ce la dovrebbero fare… ma niente.. altri insulti.

Aggiungo un punto esclamativo giallo (altro indizio correlato a quello da indovinare) e lo piazzo sull’icona con i personaggi storici (visto che Guy Fawkes è realmente esistito…) e poi aggiungo un cubetto sempre giallo sull’icona fucile a simboleggiare la guerra, l’attentato o tentato tale almeno! Ma niente….

Albo3: “dai ragazze più di così non so cosa altro dirvi/segnalarvi!” e nella mente penso a tutti gli indizzi:
-Punto interrogativo verde su icona telecamera: “Film
-Punto esclamativo blu su teschio + cubetto blu sul colore bianco: “Il film ha a che fare con un teschio o immagine di teschio bianca”.
-Punto esclamativo giallo su personaggio storico + cubetto giallo su armi: “Il film parla di un personaggio storico che ha avuto a che fare con azione di guerra, GOMBLOTTO….”
Alla fine sul fil di lana mia congata indovina… INSULTI
Ma nooo avresti dovuto mettere questo qui, quello li, quell’altro la e poi il colore così non si capisce sarebbe stato meglio di la…” e una discussione che si porta via dieci minuti ripieni di panettone, torrone, fichi secchi ricoperti di cioccolato e altri derivati dalla fava di cacao oltre che a vari ... INSULTI! :))!

METTIAMO UNA PEZZA SUL PASSATO!
Mentre sto per essere lapidato con dei noccioli di datteri finalmente arriva Dart con i suoi 2 metri di altezza sfiorati e gli occhi di ghiaccio siberiano. Tutto il caos si placa per un attimo, il mondo si ferma e ne approfitto per sgattatiolare dalla sassaiola e apparecchiare patchwork per un 1contro1 di benvenuto all’amico nerd dalla fortuna che sbeffeggia la dea bendata!
Dart manifesta degli evidenti segni di arruginimento, pare che a Dublino i tornei di Magic si siano fermati per lasciare il passo alle feste di Guinness e patroni vari tipo Patrick il santo bevitore! Quindi senza farlo riadattare alle usanze locali lo metto sotto torchio con il taglia e cuci di Rosenberg.

Il biondo ci mette qualche turno per carburare come suo solito ma le due regole (due di numero!) lo aiutano nel non commettere errori grossolani che lo allontanino dall’obiettivo della prima vittoria cisalpina.

Per sua sfortuna però sono in modalità niente sconti prima dei saldi quindi giro la visiera immaginaria e pompo le mosse tipo over-the-top: resto dietro di lui sul percorso attaccando un pezzo che costa due bottoni ma che me ne da uno di rendita; ho ancora una mossa e ne compro un altro esaurendo i bottoni ma piazzandone altri due sulla mia coperta e raggiungendo il primo bottone del percorso che mi fa arrivare le rendite.

Dart annusa la puzza di pizze stile Bud Spencer e accelera piazzando nella sua coperta un paio di pezze che rendono bene. Il problema però è il posizionamento: lascia buchi come una colonia di tarli e parte dal bordo tipo impasto napoletano della margherita quindi arrivato al centro ha problemi di incastri zero-tetris e gli tocca saltare un paio di turni utilizzando la mossa che lo fa sopravanzare alla mia pedina e gli assegna entrate di bottoni. Io ne approfitto per completare il quadratone 7x7 e assicurarmi il bonus di 7 punti a fine partita…

Siamo sul finale, Dart mi sorpassa di nuovo, prende un paio di pezze a quadrato da 1x1 e ricuce alcuni buchi che proprio erano troppo orrendi anche per un mercatino di via del governo vecchio. Io cerco di piazzare per chiudere gli ultimi spazzi che a fine partita sottraggono 2 punti ciascuno e totalizzare un punteggio positivo è sempre un’impresa.

Dart taglia il traguardo per primo ma per finire mi servono ancora un paio di mosse, quindi piazzo due ulteriori pezze da 2 bottoni ciascuno e taglio anch’io la linea di fine… si passa alla conta finale: Dart ha rimontato benissimo, nella sua coperta è un’apoteosi di bottoni che all’ultimo passaggio gli fruttano 27 punti, di spazi vuoti alla fine solo 9 e totalizza quindi 27-(2*9) = “NOVE!! POVERO…. POVERO IL NOSTRO ANTIEROE AAAHAHAHAHHAHH”  si sente una risata malvagia provenire dalla mia parte di tavolo; sulla mia coperta infatti 15 buchi mi tolgono 30 punti ma ho 33bottoni e il bonus da +7 per il quadrato 7x7 quindi finisco a +DIECI! SCOMPIGLIO TRA I RANGHI! 

Dart riconta una, due, tre volte poi fa finta che non gli importi, che è la prima partita di rientro che la vincono solo i babbani e passiamo ad altro…. ma la brace è accesa e percepisco il suo rancore covare come una gallina-coreana nel film The Grudge!

IL PICCOLO PRINCIPE ALL’ULTIMO SANGUE
Strategico come SunTzu decido di ammorbidire la mia nemesi intortandogli un “giochino per bambini”…
Si uniscono anche lmio figlio LA (5 anni) e l’ammaliante Cleo.
Iniziamo tutti abbastanza sottecchi: LA si prende una tessera con la rosa e dopo qualche turno spunterà il personaggio per fare 14 punti grazie a quel romantico fiore. Dart fa copia-e-incolla da mio figlio cercando di camuffarla tipo: “Oh guarda senza volerlo mi ritrovo anche io una tessera con la rosa e il personaggio annesso” si come nò! Non se la beve neanche uno con la cirrosi!
Cleo investe sulle stelle grandi e sulle pecore marrone-scuro ma il piccolo LA gli assesta una sportellata da vero sciacallo passandole come ultima tessera un terzo baobab che le flippa tre tessere da almeno 15 punti totali… 

Io lavoro sotto sotto con i lampioni e le scatole cercando di collezionare più animali diversi che posso ma il terzo baobab arriva anche per me dopo un paio di sviste che mi fanno ben sperare e alla fine pure io mi vedo sfuggire dalle mani 10 punti come sabbia.

LA che sembra il piccolo Anakin ma già passato al lato oscuro decide di concedere un bonus a Cleo e fa arrivare il personaggio che fa punti con le tessere ribaltate: praticamente le ricuce parte della ferita che le aveva inferto… un vero genio del male… lo adoro!
Sul finale non si stente più una parola dal lato di Dart, è concentrato  come Mister Idraulico Gel e sembra in grado di prevedere il finale tipo Qui-Gon Jinn. Prima dell'ultima tessera c’è ancora tempo per un paio di scorrettezze… “giochino per bambini un caxx!” sento bisbigliare tra i denti

La prima a segnare i punti è Cleo che arriva a 34 ma arrettra a 30 per colpa di 4 vulcani.
In ordine conto poi io e sempre per i vulcani da 35 arrivo a 31. LA invece è previdente, vola basso ma non prende penalità però si ferma a 31 con Cleo.
È il turno di Dart a contare e la tensione si sente tipo scena di Profondo Rosso quando tutto è silenzio e poi attacca la track di botto! TRENTACINQUE! Si erge per tutti i suoi due metri scarsi ad esultare pacatamente come per dire: “Buon sangue non mente nonno!” rivolto al mio indirizzo!
Incasso e porto a casa.


IL DUELLO
Al tavolo di fianco continua l'incessante grido di “FOGLIETTO IN FRONTE… FOGLIETTO IN FRONTE!” e reclutano giocatori come StarTrooper per le guerre stellari! Perdiamo Cleo ed LA che si schierano tra gli scalmanati indovini.

Rimasti in due, tanto per togliersi qualche sasso nello stivale e far saltare i pezzi di carne incastrati tra i denti propongo al biondo ossigenato di spararci qualche cartuccia a brucia pelo.
“Questo nuovo gioco sempre 1vs1 ti piacerà… se vogliamo ci possiamo trovare del retrogusto di muschio e Magic, con richiami di sabbia desertica e polvere da sparo botanica!” gli intorto io sicuro delle mie possibilità di mandarlo nuovamente al tappeto. Ma dai suoi occhietti cristallini vedo sventolare una fiammella tipo Apollo Creed e mentre spiego le regole sento uno strano presentimento.

“Sceriffo o Bandito?” gli intimo io sperando scelga la stella del bene… ma lui si prende il rinnegato fuorilegge che poco si addice al suo aspetto da Leonardi Di Caprio e mischiati i personaggi ne scegliamo quattro a testa per definire i personaggi da mandare al macello!
A me capitano Dalon Ranger, Alan Pinkertoon, Annie Oakey e Bill TightMan, praticamente li conosco tutti tranne l’ultimo così inizio con Dalon e Alan caricando le munizioni e arretrando il grilletto: il primo pesca una carta ad ogni punto ferita perso, il secondo spara al PA ogni volta che perde un punto. "Ti faccio fuori Gringo!"

Dart invece schiera Tom Thorn e Soundance Kid, il primo spara in automatico quando diventa PA, l’altro ha un bonus permanente che una volta per turno permette di scartare una carta dalla mano per pescare due carte (una da entrambi i mazzi) per tenerne una.
Al mio turno le carte di mano unite alle due che pesco fanno veramente pena e faccio fatica a spiegare bene le regole non avendo altro che carte azione acqua (segneranno tutta la mia partita)! Il damerino invece inizia alla grande impallinandomi subito Dalon e rubandomi l’unica carta schivare che ho. Accuso il colpo ma ripago con la stessa moneta appena torna a me la palla: le due carte che pesco sono un bang ed un carro. Mi gioco il carro per aggiungere altre due carte alla mano ed entrano un cinturone ed una colt! Sono pronto per fare fuoco: gioco il cinturone su Alan, sposto il segnalino PA su di lui e sparo due bang che feriscono entrambi il povero Tom. Passo.

Dart si beve una birra e recupera uno dei due punti appena persi, poi prova con un Derringer ma io non paro e con Pinkertoon perdo un punto ferita ma gli sparo di rimando, lui non schiva e torna a due pallottole.
Al mio turno pesco due bang e finisco il lavoro iniziato: Tom Thorn va a fare compagnia alle talpe di Sandy-Town e al suo posto subentra un loschissimo Sid Curry… tutto intorno è silenzio e sole allo Zenit… neanche il rintocco del mezzogiorno, solo balle di fieno trasportate dal vento, la mano di Pinkertoon per un attimo ha un tremore, un’esitazione quando vede la faccia di Sid, quello sguardo di ghiaccio che dona l’unico refrigerio in un duello cocente nel lontano West! Passo.

Di pregi ne ha tanti Dart ma di difetti uno solo, non gli piace proprio masticare polvere quindi dopo aver pescato le sue due carte inizia a sguinzagliare pallottole verso il mio PA che tra artrite reumatoide per i troppi grilletti tirati e displasia all’anca per aver cavalcato tra Monument Valley e qualche batta del saloon di troppo inizia a cigolare come C3-PO in un bagno d’acqua (e non di olio)! In un paio di turni il povero cecchino finisce dal becchino che gli cuce un abito di legno e lo manda nel girone degli sforacchiati.
Faccio subentrare Annie Oakey che gioca carte colpo come cappelli e carte scivare come fossero bang, una mossa forte per una dal sesso debole come Hulk! Provo a rendere pan per focaccia a Sid lavando i suoi peccati nella polvere da sparo… ma quel manigoldo ogni volta che è bersaglio di un colpo rivela dal mio mazzo e se trova un barile mi spara di rimando. Dopo qualche turno mi fredda anche l’unica quota rosa del gruppo dopo che lui per primo per due volte consecutive sfiora l’obitorio e risorge a botte di luppolo e cereali.

Arriva sul campo anche il mio ultimo personaggio, il ken il guerriero dei pistoleri, l’ultima speranza di un blogger in cerca d’autore: Bill Tightman che ogni volta che un personaggio è eliminato pesca due carte. 
Bill si sfrega le mani, prende la mira e con un paio di turni pesanti mette al tappeto il compare di Sid, Soundance Kid che come rimpiazzo ha l’affascinante Babe Leroy. Ma nel lontano ovest non ci sono storie a lieto fine e questo lo sappiamo entrambi e ci sono almeno un paio di anime da rimandare al creatore con tanto di saluti e abbracci di Natale.
Dart si rimbocca le maniche del gilet e gioca il meglio che può pescando sfacciatamente con la fortuna a favore e sparando sempre con il sole alle spalle. I miei due superstiti invece pescano acqua come i monsoni e perdono punti ferita come un rubinetto spanato senza canapa!

Dalon Ranger mi saluta per andare a riposare eternamente con Zorro e i suoi eroi mascherati. Bill rimane uno contro due, ha tre pallottole contro due giocatori che ne hanno sette in tutto… si nasconde dietro un barile, lo vedo che parla alla sua colt, una preghiera, un bacio, poi alza gli occhi inalando aria nei polmoni impolverati e si gira di scatto sporgendo la testa e sputando fuoco dalla sua amica di mille avventure! Tutto il resto sono secondi di terrore, i passanti si nascondono dietro gli infissi di fatiscenti baracche di legno appiattendosi a terra per evitare di far compagnia ai caduti!
Sid Curry è un tipo tosto come un’incudine, perde sangue tipo fontana ma resta in piedi e spara di rimando, il mio Bill sposta il tiro verso Babe… li manda tutti e due a un punto vita, un ultimo spiraglio di speranza, ma anche lui è arrivato al capolinea… un solo colpo in canna, l’ultimo, venderà cara la pelle!
Il finale è scontato come un film spaghetti west: vince Dart che sventola i miei scalpi come trofeo e ce ne andiamo a cena che tutto quel sangue ci ha messo appetito.
"Due a uno capo!" bispiglia lui masticando lo stecchino dell'aperitivo.

ESPLORATORI SI NASCE NON SI DIVENTA
Il cenone è tipo l’apocalisse delle vie intestinali, dopo lo sbarco-in-normandia-alimentare della vigilia, si arriva allo scontro finale tipo boss del quadro conclusivo… non ho più il power-up di una volta… dopo l’antipasto e la lasagna di mia suocera ( besciamella, pistacchi e lipidi) alzo bandiera bianca anelando un canarino ed un divano qualunque, va bene anche quello del cane o di un fachiro basta sdraiarsi.
La cena si trascina fino verso le 22:00 orario in cui tutti gli invitati tornano a casa con buoni propositi di diete e minestrine per i giorni a venire, la piccola MD ronfa come un gattino infeltrito e LA barcolla ma tiene aperti gli occhi pur di farsi un’ultima partita con noi ma quando vede il setup di La Isla ci ripensa e raggiunge mamma e sister nel lettone salutando tutti e infilandosi sotto le coperte soffici.

Con Dart e Cleo tiriamo lunghi stasera, domani ancora festa ma è come se non ci fosse quel giorno, Santo Stefano di noantri gamer, una volta babbani, una volta giocatori di scala quaranta ora agguerriti seguaci delle insalatone tedesche di cubetti di legno e token.

Feld è sempre Feld e con questo gioco non si smentisce: cambia ambientazione anche se da tipico tetesco ti cermania il contesto vale come un due di coppe quando regna denari. I giocatori (da 2 a 4) sono chiamati ad interpretare degli improbabili esploratori alla ricerca di 5 animali di razze ritenute estinte (tra cui tutti riconosciamo a vista il simpatico DoDo!). Piazzando i nostri 4 esploratori dovremo cercare di collezionare i tasselli animale, totalizzando di volta in volta punti vittoria per cercare di arrivare primi nella solita corsa all’insalatona di natale!
La plancia si compone con 10 pezzi di foresta da piazzare random, che racchiudono un decagono sempre di foresta e spazzi per il piazzamento.

Ad ogni giocatore viene assegnata una plancetta che riassume le fasi e che contiene 4 spazi per azioni bonus, vengono assegnate tre carte dal mazzo, un tassello animale di valore 2 (diverso per ogni giocatore) e infine una risorsa per tipo (cinque in tutto).

Il turno prevede fasi di azione contemporanee e una sola fase che segue l’ordine di gioco.

1-si prendono 3 nuove carte a testa e si assegnano coperte ai tre spazi (A,B,D).
2-si rivelano le carte e si eseguono in contemporanea le azioni A e B. Nella fase A la carta viene piazzata in uno dei 4 slot della propria plancia e attiva il bonus rappresentato nella parte centrale-alta della carta stessa. Nella fase B invece si riceve la risorsa riportata nello spigolo in basso a sinistra della carta.
3-La fase C si esegue in ordine di turno ed è quella in cui si spedisce/sposta un esploratore sulla mappa tentando di circondare un tassello animale per prenderlo e totalizzare punti. In questa fase si pagano due risorse del colore corrispondente alla zona di piazzamento.
4-La fase D è quella in cui si utilizza l’ultima carta e si avanza il tassello punteggio dell’animale riportato nel suo spigolo in basso a destra.

Il gioco finisce quando il totale dei segnalini animale sulla relativa plancetta raggiunge il valore specifico per il numero di giocatori partecipanti alla ricerca (9 punti in 3 giocatori).

Di primo acchito la ricchezza di elementi spaventa Cleo mentre Dart resta concentrato per deformazione pro. Poi dopo qualche mossa il meccanismo si fissa nelle sinapsi vista la semplicità e immediatezza delle regole che si amalgamano perfettamente come gli agenti di una colla bicomponente.

Io ho i bianchi, Cleo i rossi e Dart i blu: inizio per primo e con una carta in posizione A cerco di attivarmi dei bonus di piazzamento sulle zone con il cappello da esploratore visto che punto a far aumentare il valore del Golden Tad (rospaccio arancione) di cui ho la tessera grande di valore x2; quindi in posizione B gioco una carta che mi da la risorsa grigia. In fase C piazzo per primo il mio esploratore e lo metto su uno spazio foresta con il cappello e a sfondo pietra, quindi rimetto in riserva i due cubetti pietra; dopo di me fa lo stesso Cleo che cominciando con il Giant Fossa (topolone rosa) punta a fare combo e a farne aumentare il valore per il punteggio finale. Dart invece ha il tassello del Sardinian Pika (topino grigio) ma con le carte piazza male e piazza l’esploratore con uno sguardo smarrito.
La fase D di ognuno fa salire il valore dei segnalini animale: tutti proviamo a far aumentare il valore del nostro ma la coperta di Feld è strettissima come un fazzoletto da naso e nel gestire le carte, cercando di prendere i bonus più vantaggiosi e le risorse più azzeccate per il successivo piazzamento dell’esploratore, spesso si è costretti a far salire il valore di un animaletto di cui non abbiamo tasselli… poco male perché nell’immediato gli avversari non prendono punti con queste mosse deboli ma per il punteggio finale bisognerà farsi bene i conti.

Il gioco prosegue così bello bruciameningi… Ogni mossa è un dolore perché se avanzi l’animale su cui hai molti tasselli riesci a far muovere l’esploratore sul tracciato dei punti ma spesso ti bruci un bonus o una risorsa che ti servivano. Sembra di essere attaccato ad una matassa di fili e in qualsiasi direzione ti muovi senti sempre uno strattone e alla fine è sempre un ripiegare verso il danno minore. Ma è la logica che afflige tutti… tutti tranne quelli baciati dalla dea caprachiappa: in questo caso a rubare a Dart il trono del più fortunato della serata c’è proprio la sua anima gemella, Cleo che ad ogni turno sembra non avere mai un problema nel piazzare le carte sulle posizioni A,B,D; le si incastrano le combo migliori, l’azione della A le fa prendere punti con la risorsa che prende in B e in un altro slot ha un’altra carta che comba con l’avanzamento dell’animale D. Praticamente starle dietro è come seguire la scia di Schwanz durante un GP: come le arriviamo sotto lei sfugge tipo fionda e noi a rincorrere… in questo continuo accorcia e insegui il gruppo si sfilaccia, Dart tiene il passo mentre io non ne azzecco una di fila e dopo aver saltato un piazzamento esploratore per mancanza di risorse finisco a chiudere il gruppo come il servizio scopa. Quando sulla plancia animaletti totalizziamo 9 è il momento della resa dei conti ma alla già schiacciante evidenza si sommano un totale di tasselli animali imbarazzanti: Cleo ha sia cinque tasselli diversi che le regalano 10 punti secchi, sia una quantità di tasselli tali da arrivare a OTTANTA agile e leggera come  un Owlet Moth. Dart regge finchè può ma chiude a SETTANTAQUATTRO. Io non chiudo neanche il primo giro di tabellone finendo con QUARANTASETTE  a prendere i fischi del loggione! Brava Cleo, almeno non ha vinto il solito chiappette baciate dal fato!

LA RESA DEI CONTI
Quando mancano pochi minuti alla mezzanotte iniziamo il tram tram sull’ultimo gioco da mettere sul tavolo: tra i papabili c’è un mastodontico Funkenschlag di cui Cleo ha sentito parlare e vorrebbe provare, ma rema contro un tempo di gioco che può arrivare anche a diverse ore. Al secondo posto c’è Village che non ho ancora mai giocato e che con la cricca di amici Nerd non riesco mai a proporre avendo altri 5/6 cinghiali alternativi da abbattere! Infine dalle spume delle onde del bustone Ikea tiro fuori Auf Den Spuren Von Marco Polo: “è il nuovo Puertorico” la butto li per pasturare vecchie ferite…
Dart: “Beh allora meglio di no visto come è finita l’ultima volta prima di partire!” (rif. Buon Sangue non Mente) e se la ride sonoramente! 

A questo punto scatta l’effetto azione-reazione quindi ri-imbusto Village che è troppo “per babbani” e semino dubbi su Funkenschlag che “facciamo giorno... quindi la scelta ricade sul terreno di scontro ideale per appianare vecchi rancori mai sopiti.

Apro la scatola che sorpresa-sorpresina è ancora da defustellare per la grande gioia di Cleo! Scartare un gioco così non è che capiti proprio tutti i giorni quindi le premesse sono totali.

Una volta setuppato assegniamo i personaggi: Cleo parte con Raschid ad-Din Sinan che non lancia i dadi ma piazza e decide di volta in volta il valore; Dart invece ha Berke Khan che quando esegue un’azione già selezionata da altri non paga il malus in soldi; io invece ho Mercator ex Tabriz che nella versione a 3 giocaoti mi fa prendere una risorsa dal mercato tra quelle scelte da un giocatore che sta eseguendo l’azione oppure mi permette di prendere un cammello ogni volta che un giocatore utilizza il Favore di Khan.

Inizia Cleo che si sposta sulla mappa, Dart va al mercato mentre io compro un contratto.
Ci alterniamo l’uno dopo l’altro: Cleo quasi non ci crede che non debba tirare i dadi e sembra strano anche a me ogni volta che gioco a Marco Polo ma il lavoro di bilanciamento è tale per cui poi l’esito della partita è aperto fino alla fine, le chance sono le stesse per tutti, basta interpretare bene il ruolo, saper scegliere sapientemente le mosse, le strade, le strategie, centellinando le risorse, sbagliando il meno possibile. L’interazione è indiretta ma si sente spesso perché quando un avversario sceglie l’azione prima di te ti costringe a rimodulare l’uso dei dadi pagando soldi che forse preferivi investire in viaggi o in qualche monolocale al centro. Dart entra subito nella parte e specula sulle mosse già prese non dovendo pagare dazio: si muove sulla mappa avido come un polpo con i suoi tentacoli quando prende una preda, non la molla, la abbraccia con tutta la sua forza. È il primo che arriva a Pechino e piazza un suo emporio aggiudicandosi 10 punti per il finale. Cleo paga la stanchezza e un pizzico di relax post vittoria sull’isola di Feld quindi sbaglia qualche mossa ma il suo personaggio le permette di appianare le sbavature e resta in gioco. 
Con il mio Mercator spazzolo le briciole da sotto il tavolo delle azioni degli altri e dopo un inizio fatto di contratti presi e completati come se non esistessero notai e rogiti passo nella fase due a viaggiare scalzo come Cody Lundin. Vado prima a Mosca, poi piazzo un emporio ad Anxi che mi regala 5 monete ad ogni inizio turno e l’omo campa!
Da li cerco di raggiungere Kashgar per chiudere uno dei due obiettivi delle mie carte segrete. Quando sono ad un passo da questo traguardo iniziano le indecisioni: ho soldi e cammelli per fare una guerra ad Alì Babà col Rum e fare un salto a Pechino per il secondo bonus di fine partita… ma a questo punto sono fritto come un filetto di baccalà dopo il cenone e di far girare i neuroni per capire a livello di punti cosa mi convenga non ce la faccio proprio. Così alla fine tra la paura di commettere un errore per 3 putti “facili” e il perseguire l’obiettivo iniziale che potrebbe risultare un flop scelgo la busta numero due e resto in carena.

A fine partita Cleo spera nel bonus contratti ma la stanchezza le appanna la memoria o forse gliel’ho raccontata male io ma quel bonus va all’unico che chiude più contratti e con sette a 4 me lo prendo io.

Il resto è storia: il segnalino di Dart tra i punti della capitale cinese e quelli delle carte viaggia sul segna punti come Usain Bolt ma il mio tatoccio verde aveva preso un bel vantaggio e anche se sorpassato poi inizia il mio turno di contare e parte la rimonta…. Il finale è al cardio palma ma grazie all’obiettivo carta chuido a CINQUANTADUE contro i suoi QUARANTAQUATTRO, Cleo a VENTI è già virtualmente sotto le coperte.
Gioco FANTASTICO, TOTALE, non riesco a trovarci una cosa che non va! 
E con questo oltre a lavare la macchia della sconfitta a Puerto Rico si chiude il Natale con una marcia in più…

Dart… il tuo omonimo-con-l'H alla fine è stato soppiantato da Kylo Ren…. Probabilmente anche tu hai fatto il tuo corso… forse è il caso di lasciare spazio a Cleo la degna padawan :D
Dalle Stelle alle Stalle, ora ci tocca la bella del 2016 prima della ripartenza irlandese! 

UUUAHAHAHAHAHAHAHHAHAAAAAAAA

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