mercoledì 29 luglio 2015

Spingitore di Giocatori. Intervista a Leo Caviola

Da un bel po di anni a Roma c’è un personaggio che si muove notte e giorno, anima e corpo, lacrime e sangue per promuovere e diffondere il verbo-ludico.
Se lo incontri non te lo puoi dimenticare più, tipo sigla di Belle e Sebastien.
Un ragazzo con la mimica e la simpatia di AceVentura ma quando si passa al gioco per duri cambia sguardo, capisci che ne sa veramente tanto, che ne ha vissute ancora di più e che quando parla difficilmente mette una virgola fuori posto… peccato che il suo lato “saggio” duri una ventina di secondi al massimo… poi scoppia di nuovo la sua esuberante ilarità e simpatica, contagiosa per chiunque anche per i più scettici in quanto a NERD e stranezze varie.

È arrivato il momento di aprire il vaso di Caviola e regalarci qualche dettaglio in più ma sei pronto a mettere a nudo anche qualche nervetto teso? Come al Colosseo vogliamo vedere er sanque (goliardico)!
Oh santa pupa, quale onore ...  qui rischio grosso del tipo "chi si loda, si imbroda". Vabbè mi gioco il jolly !!!

domenica 26 luglio 2015

Scegli tu, adesso sei grande!



Diventare padre la prima volta ti cambia per sempre!
Passare dall'ego-centrismo al marmocchio-centrismo NON è una passeggiata.
Non c’è un libretto delle istruzioni, un regolamento che ti dica cosa fare, come e quando?
Già la vita di suo è un’esperienza diversa per ciascuno, figuriamoci i figli: ogni pargoletto/a che viene alla luce ha il suo DNA, il suo carattere scolpito nel codice e te ne accorgi già dalla prima settimana. Per ognuno serve un approccio diverso, chi è più energico, chi è più tranqui…. Un mare di scelte, di rami decisionali che non si possono analizzare in santa pace e la paralisi da analisi è un concetto da evitare come "il volo", non ci è dato questo lusso a noi genitori. Velocità, capacità di adattamento, riprogrammazione, organizzazione… in pratica quando ti nasce un figlio passi dal livello 1 del babbano al livello Ultimate-Warrior dell’HardGamer di vita-vera un gioco che non trovi al mercatino dell’usato ma che ti regala grosse esperienze che sembrano talmente reali da confonderti spesso tra gioco e normalità.

giovedì 23 luglio 2015

I mostri delle favole



Kuldran: “bello ti è arrivato l’invito?” 
Albo3: “di che parli? Ma che ti sposi?”
Kuldran: “Noooooo maddekeeee! Per quello c’è tempo! No per l’anteprima!”
Albo3: “Si aspetta un altro po’ compà! Di questo passo i tuoi figli dovranno cambiarlo a te il pannolino! Ma di che anteprima parli oh!?”
Kuldran: “CCitua! Parlo di Bomarzo!”
Albo3: “Chè? Guarda che ci sono stato neanche un mese fa ai giardini… interessante!”
Kuldran: “Albo sei un caxxone! Ma quale giardini e giardini, parlo dell’anteprima del gioco da tavolo… sai tabellone, puzzilli, fottuti NERD? BOMARZO!?”


Inizia così la mia giornata sul cesso a chattare con l’amico di sempre!
Finisce che mi arriva un invito su faccialibro, accetto e il giorno dell’anteprima mi presento!

martedì 21 luglio 2015

Caronte: Carne alla bragia!


Tiro su la serranda e trovo mucchi di giocattoli abbandonati in terra,  mine anticarro e colpi di mortaio.  Nello stesso appezzamento di pareo ci sono i resti di uno scontro epico tra caccia mimetici, incrociatori, mezzi anfibi, un sottomarino,  sacchetti ammassati intorno le trincee saltate. Fori di proiettile sulle corazze blindate, foglie di magnolia, Skipper della Pixar!
devono aver segato via il fronte d’attacco dei soldatini verdi.
Mentre passo la mano sulla barba che cresce inesorabile vedo in lontananza una serie di bottiglie di plastica buttate qua e la sul prato, uno scivolo, la piccola porta per le partite con LA… è li che comincio ad avere i primi flashback! Immagini sfocate come la nebbia e veloci come uno shuriken! I soliti postumi da serata con carne alla brace, gli amici di sempre, sulla tavola imbandita qualche scatola per chiudere dopo il dolce… FAGIOLI!

venerdì 17 luglio 2015

Con gli occhi di chi ci lavora

Da qualche tempo mi frullava nella testa di entrare in una azienda di boardgame e farmi un giro… ma non è che puoi entrare e fare il guardone come se niente fosse… non è così semplice! Vabbene che siamo in Italia e chiunque fa quel cxxxo che vuole però... a tutto c'è un limite no?

Allora considerando bene la situazione, la cosa più semplice da fare era farsi raccontare cosa ci fosse dentro una di quelle black-box (case editrici) direttamente da un membro del team, farsi un giro virtuale tra le scrivanie guardando con gli occhi di chi ci lavora ogni giorno, una specie di meta-tour alla Strange Days.

Così un po’ per caso e un po’ per la mia curiosità (leggi sfacciataggine) ecco nel blog l’intervista a Barbara Rol di DvGiochi (o Da Vinci Editrice S.r.L. per essere pignoli), la prima quota rosa a rompere il muro dei NERD.

mercoledì 15 luglio 2015

Beach-Bohnanza-Tournament - Episode I


Facciamo il punto della situazione.
L’estate è iniziata da un bel pezzo; forse qualcuno non è ancora in ferie ma per chi come me da giugno vive il mare almeno ogni weekend ecco fatto che il periodo estivo non identifica solo le due/tre settimane di pausa lavorativa a cavallo di ferragosto ma proprio un momento di relax che va oltre!

Come già detto in un precedente post, l’estate da queste parti è sinonimo di calcio bailado, obrelloni, tatuaggi e partite di carte a Tre-Sette o “Bicheb be!”. 
Non parliamo infatti di Rimini o Riccione con le discoteche e lo struscio, né di Ibiza, Formentera o Mykonos con la muscia house che finisce alle 9:00 ma che parte alle 23 del giorno prima… niente pasticche, cocktails né schiuma che ti sommerge, solo borse termiche, ombrelloni infilati ad penis segugium, teli da mare uniti insieme e i bambini di tutta la compagnia che fanno buche nella sabbia sul bagnoasciuga… con quelle buche c’è gente che ci ha rimesso i legamenti, gente che ha trovato il petrolio e chi come noi ci è diventata grande, barba bianca e peli canuti pure sul petto ormai. I più fortunati sono quasi come prima, solo più tondi e con qualche maniglia in più.

lunedì 13 luglio 2015

Pasta al Whisky e Gerdts a Rotella



Difficoltà: bassa
Tempo di set-up: 20 minuti
Tempo di gioco: dipende dai giocatori al tavolo – 5 minuti per neofiti, 1 o 2 minuti scarsi per hard gamer!
Ingredienti per 4 giocatori
-1cipolla rossa
-400g di spaghetti
-100g di prosciutto cotto oppure speack
-60g di burro
-6 cucchiai di panna liquida
-Whisky: va bene uno Scots Lairds, maglio un Lagavulin invecchiato 16 (questione di gamer!)
-sale (per l’acqua della pasta)
-pepe
-Parmigiano


Regole base:
Imbiondire la cipolla tritata con abbondante olio e una noce di burro, aggiungere 3 cucchiai di panna. Tritate il prosciutto molto fine, fatelo saltare in padella con il burro e la fiamma bassa per qualche minuto. Lessate gli spaghetti e scolateli al dente cpnservando un po di acqua di cottura. Versateli in una insalatiera dove verserete anche il prosciutto e la panna liquida, mescolando ripetutamente. Aggiungete acqua di cottura e una spruzzata abbondante di whisky, un po’ di pepe e il primo speciale di oggi è servito. Nel piato grattare del parmigiano e pepe come se non ci fosse un colon!

giovedì 9 luglio 2015

La sabbia brucia papo!



Qui nel Lazio si muore di caldo… “Ondata di caldo africano” dicono in TV ma una cosa così non me la ricordavo da quando nel 2003 morirono tutti i pesci nella fontana in giardino… BOLLITI!

DOMENICA AL MARE
Con mio figlio scendiamo in spiaggia che sono le 10.00. Menomale che abbiamo preso l’ombrellone affianco la passerella perché scalzi non si può andare.
LA: “La sabbia brucia papo! Come facciamo a farci il bagno” il bello di essere piccoli è che ogni problema sembra enorme ma poi si supera sulle spalle di papà e ogni cosa torna bella! Forse è per questo che ai loro occhi siamo dei super?!

lunedì 6 luglio 2015

Storia di uno Storage - by Kuldran


Da quando ho ricominciato a vivere il mondo dei boardgame mi sono subito scontrato con una dura realtà: il caos delle scatole.
Passando dai giochi entry level a quelli heavy-weight la cosa si amplificava trasformando la mia vita ludica in un inferno… perché per me l’ORDINE non è una attributo superfluo delle cose… la forma a volte mi diventa più importante del contenuto… o meglio, senza una certa armonia posizionale ed estetica tutto il resto mi si annebbia, mi cambia prospettiva e posso iniziare a perdere di lucidità ed obiettività.

Proprio l’ordine a mio avviso dovrebbe appartenere in modo indissolubile ad ogni ingegnere e tra tutti quelli che conosco, e ne conosco proprio tanti, quello che meglio incarna questa caratteristica sia professionalmente che nella vita pratica è il piccolo Kuldran: un uomo che ruota intorno alla conoscenza viscerale che arriva a punte di estremismo da hezbollah e che si ripercuote nel modo in cui racconta le cose o spiega le regole di un gioco, fino alla maniacalità con cui cura la posizione dei pezzetti nelle bustine, alla patologica necessità di imbustare anche carte che non si mischiano, che non si toccano… insomma in bilico tra follia e genialità.

domenica 5 luglio 2015

Megaloman mi spiccia casa!



A volte mi tornano in mente degli scampoli di ricordi, frammenti di immagini della cucina di casa di quando ero piccolo, mia madre che stira, una montagna di panni dentro i quali mi butto a pesce.
Nel mobile della cucina c’è un piano che si alza e scopre una botola, mi ci tuffo dentro atterrando su trucioli di gommapiuma e imbottiture di cuscini.
Mia madre, casalinga e sarta, fa finta di non vedermi così posso sbucare fuori mimando le mosse del mio supereroe preferito: MegaloMan.

Il più famoso degli eroi… M E G A L O M A N!” quella sigla tra l’horror e il tamarro che mi dava il segnale per piazzarmi di fronte la tele bianco e nero per venerare quei mega mostri che alla fine le prendevano di brutto dal mio eroe mascherato. Una serie TV tipica dei tokusatsu giapponesi, con i soliti mostri Kaiju a fare i prepotenti e i paladini kayjin a difendere l’umanità. A rimetterci sempre i palazzoni di cartapesta delle fintissime e piccolissime città che ogni volta venivano rase al suolo dalle combo di questi insoliti guerrieri.
Mi ricordo che ci sono voluti anni per capire che la calzamaglia indossata era rossa, i capelli bianchi e che i colori non erano solo il bianco e il nero, c’è voluta la tele quella grande a colori e il video registratore… storia moderna, passato remoto per i nostri figli.
I mostri erano dei pupazzoni sfigatissimi con una voce che arrivava da chi sa dove e che per far capire che erano loro a parlare muovevano le mani a turno…. Però vedendo i poweranger di adesso che piacciono a mio figlio… non mi sembra che si siano fatti grossi passi in avanti da trent’anni a questa parte!

giovedì 2 luglio 2015

King of Vlogz: Recensioni Minute in-contra Sgananzium


Quando la scimmia sale un board-Game-Addicted non chiude un carrello se prima non sa bene cosa arriverà sul suo tavolo nella catena del valore che parte da un autore, prende forma con un editore, si vende tramite un pusher, arriva con un dealer e si scarta con un orgasmico un-boxing.
Per avere la certezza che nella scatola non ci siano strane-sorprese gli strumenti del mestiere di un giocatore rodato sono due: quelli che scrivono e quelli che filmano.
Per quelli che non vogliono leggere e non hanno tempo da perdere tra dettagli, punteggiatura, commenti e polemiche allora l’ultima frontiera è il VLOG quella parola a metà strada tra un Vaff… e un programma spazzatura su RaiTre! Scherzi a parte:Video-Blog = Vlog neologismo molto nerd di comune utilizzo nelle cricche dei gamers.

Ora non so voi ma quando devo capire se valga la pena aggiungere un gioco nel mio scaffale ormai vado giù di combo: rece+video+commenti+chiamate agli amici etc etc etc

Di sicuro la cosa più immediata per capire se l’impasto è buono e fa per me è un video tutorial sulle regole, sui componenti, su come gira, magari con considerazioni finali… e allora perché non scambiare quattro chiacchiere con quelli che lo fanno e pure bene, in bilico tra passione e mestiere, tra semplicità ed effetti speciali… insomma…

[da facebook-messenger]
Albo3: “Bella raga… vi andrebbe un’intervista doppia stile iene ma senza video??? ...Si sono un po svitato e la cosa potrebbe essere una mega cagat…. Ma se ci state vi mando qualche domanda e vediamo che succede?”

Non è facile farsi dire di NO da due ragazzi in gamba e alla mano come Matteo e Andrea.