lunedì 23 marzo 2015

Dottor Jack e Mister X

A Roma di posti dove poter giocare ce ne sono molti ma non sono tutti come la Torre del Minotauro.

Puoi trovare ludoteche con tanti tavoli, pareti piene di scatole e giochi di ogni tipo ma la sensazione può essere quella di smarrimento, isolamento tra la folla un paradosso. Quello che trovi qui invece è amicizia, è passione sulla pelle come sudore dopo una pedalata bella dura! Pochi tavoli, un ambiette raccolto in un fazzoletto di metri quadrati, giochi e vetrine si, ma quello che lì conta sono le persone. Non entri in un grande magazzino, né in un pub con decine di persone che si fanno i fatti loro, questo è un ritrovo di amici e quando entri dopo mezzora sei parte di loro, ti fanno sentire a casa.
Si tratta di una “fucina” dove potersi incontrare per dipingere miniature in santa pace o dove chiacchierare con gli amici di tutto, dai giochi più cazzuti a quelli per bambini, da Magic a Hick Hack a Splendor fino a qualche videogame e perché no di fumetti e miniature…

Cosi una sera che passi da quelle parti, magari un giovedi che ci si dedica ai giochi da tavolo, anche se le sedie non sono molte, troverai di sicuro Valerio De Paolis (il proprietario) e sua moglie, ma non è da escludere che ci siano anche Alberto Ferrucci e Leonardo Caviola (quello di AIG quello di Roma Est in Gioco... quello che è dappertutto come il prezzemolo :D); loro ti accoglieranno, ti spiegheranno nuovi giochi se non li conosci, ti faranno sedere e giocare con loro o saranno pronti a giocare a qualche tua proposta se ne hai da far provare!

Può capitare cosi di imparare un gioco che non conoscevi  come Lettere da WhiteChapel, di cui non ti interessava e di cui non sapevi nulla per pura ignoranza, perché i cooperativi non ti stuzzicano più di tanto, perché alcune tematiche ti sono sempre suonate abusate e passate… ma ti ritrovi a rincorrere un fantasma e a passare ore di sano relax.
Questo gioco è per 2-6 giocatori ed ha per ambientazione la Londra del 1888 con Jack the ripper in giro per i vicoli a fare mattanza di puttane! Ad un giocatore il compito di immedesimarsi nei panni del primo assassino seriale dei tempi moderni, agli altri quello di trovarlo prima che compia il suo quinto omicidio nelle quattro notti che lo videro protagonista, vestendo i panni di investigatori sguinzagliati da Scotland Yard... Immediato il deja vu perché quasi  trenta anni fa per regalo di Natale, tanto per cambiare, chiesi a Babbo un gioco da tavolo… Scotland Yard appunto!… uno di quei blockbuster della Ravenburger che si trovavano negli scaffali dei grandi negozi di giocattoli. Passavo giorni interi a guardare il catalogo delle disponibilità e il 25 dicembre sembrava non arrivare mai.. poi dopo tanto attendere arrivarono finalmente quella notte cosi importante e quel gioco cosi misterioso come il suo protagonista, Mister X.
Tra Jack ed X molte similitudini, entrambi bazzicano la City, entrambi lasciano solo briciole di pane come traccia per chi li insegue! In entrambi si gioca "al buio" andando a tastoni nel tentativo di scovare tra la umida nebbia londinese quel maledetto criminale.
Sui due tabelloni ci sono caselle numerate su una mappa cittadina per poter tracciare gli spostamenti dei misteriosi anti-eroi e dei loro inseguitori. In entrambi spostamenti di pedine con indizi e movimenti in combo per potersi dileguare o per poter accerchiare il farabutto!

In Scotland Yard MrX non aveva spostamenti bonus tramite carrozze o macchine del XIX secolo ma poteva confidare nella fitta rete metropolitana e di superficie della moderna London, utilizzando Cab, Bus, Ferry e tratti a piedi; doveva cercare di mimetizzarsi quanto più abilmente possibile, segnalando la propria posizione in momenti ben precisi e scanditi dal suo block notes. Ai blood-hunters il compito di dedurre dove potesse essere il misterioso criminale utilizzando la scia di ricevute di viaggio accartocciate dopo l'uso da seguire come tracce seminate nella sabbia in riva al mare. In dotazione ai buoni un numero di biglietti integrati a tempo-limitato, da utilizzare per spostarsi nell’intricata ragnatela di servizi di trasporto urbano in fretta e furia per cercare di capitare sulla casella del fuggitivo e fermarne la fuga per la vittoria come i nazzisti con Stallone e Pelè.

Le regole di WhiteChapel  invece te le farei spiegare da Alberto Ferrucci un ragazzo che è di casa alla Torre e che mastica il gioco come farebbe un pitcher con il suo tabacco. Lui è un mago nello sciorinamento di regolamenti, cintura nera! e tra battute e ammiccamenti ti prepara il clima partita come un massaggiatore nello spogliatoio prima di salire sul ring!
 Quattro i turni ognuno diviso in due fasi, una di suspance in cui killer, vittime e poliziotti si annusano e sfiorano tra i vicoli in attesa che venga versato sangue umano, nella seconda scatta la caccia all’uomo nel tentativo di braccarlo prima che rientri nel suo rifugio…. Quattro notti, cinque vittime in tutto e poi Jack sarà libero di rimanere nella leggenda della sua evanescenza sanguinaria!

In definitiva WhiteChapel è un gioco dalla durata che non scende sotto i 90 minuti a meno di sbavature da parte di Jack o salvo qualche “mandrakata” dei poliziotti armati di manganello ed elmetto.
Nonostante il mio amore romantico per i giochi rimirati e acquistati nella mia precedente vita ludica, devo ammettere che Scotland Yard cosi come WhiteChapel non sono il tipo di gioco che mi appassiona molto: starsene tutta la sera a fare congetture, a rincorrere uno spettro facendo domande tipo “sei passato di qui?” o “il tuo nascondiglio è qui?” e sentirsi ripetere per la maggior parte “NO!” anelando a quel fottuto “SI!” che ti faccia sperare in una logica smascherata… beh tutto questo non mi eccita molto! Alla fine sarà merito tuo o demerito dell’altro se ce l’hai fatta?? Tutto avvolto in un fumo enigmatico di “sto andando a tentoni” piuttosto che “so perfettamente dove stai andando” (ma in realtà scoprirai poi che avevi toppato alla grande!) e alla fine resta comunque una sorta di amaro in bocca… Ma questa è solo la mia modesta opinione, quella di uno che non ci ha giocato che mezza partita, e forse neanche nella sera giusta.

Se i gusti sono soggettivi, è invece oggettivo e inopinabile che i materiali e l'ambientazione siano ottimi, la componente coreografica ottenuta con lo schermo per coprire il notepad dell’assassino con sovraimpressa la sua ombra nei quartieri di Londra a tinte rosso sangue sono veramente un tocco di classe! Anche il tabellone è di ottima fattura e ha dei simboli chiari e dei disegni  azzeccatissimi.

Quindi in definitiva per chi ama lo stile “caccia-cooperativa” questo è il titolo giusto perchè ti fa pensare, ti fa interagire e permette modalità di gioco con le lettere (piccoli indizzi) che arricchiscono sia l'aderenza con i fatti realmente accaduti, sia il clima teso e misterioso. Se dovessi definirlo con un aggettivo: AMBIENTATISSIMO!
La meccanica sembra macchinosa ma solo all’inizio per le tante fasi che fanno storcere il naso come il-mago-pancione quando gli facevano annusare il pepe nero! Ma poi tutto-scorre (come Eraclito) e la sensazione che tramette è quella di una vera caccia all’uomo tra vicoli e incroci del quartiere dalla chiesetta bianca

Alla Torre del Minotauro il focus però è sugli amici, i giochi sono un di cui, un diversivo per poter giustificare la voglia di stare insieme e quindi se c’è da festeggiare, una laurea o un compleanno, allora può capitare anche di sospendere una partita e dare la giusta priorità alle cose che meritano, coinvolgendo i nuovi amici e quelli storici, in un unico gruppo e in un unico abbraccio. La cosa bella quindi è che la sera ti passa veloce e ti diverti perché comunque è come stare in famiglia, come stare a casa, ti rilassi, ti diverti e ti ricarichi d'immenso… insomma di tutto e di più… non ti resta che fare la tua mossa e seguire il bianconiglio fino a quel vicoletto, stando attento a non perderti nel labirinto di stradine ed emozioni, trovandoti faccia a faccia con qualche mitologico mostro dalla testa di toro... chi può dirlo!

7 commenti:

  1. e lo credo che non ti appassiona, è un collaborativo !!!! Il genere di giochi che punta all'amicizia e alla fratellanza, niente a che vedere con il Meglio della Vita !!!!! :P

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    1. Ahahhhh.... Noi con questo codice faremo una brutta fine.... Quindi mi sto adattando e inizio a masticare collaborazione. Dopo Pandemia questo è un'altro tentativo per passare al next level... Mentre del gioco del contagio e dei focolai non ho dubbi.... Mi piace e ci gioco convinto! Di questo su Jack ho avuto un mezzo assaggio e un secondo morso come si deve glielo voglio concedere.... Però per l'acquisto siamo ancora lontani dalle botte da matto in stile Navgador alle 1:30 di mattina :-)

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    2. Pensa che io Pandemia lo sto proprio frullando fuori dalla collezione, se senti qualche pischel.......qualche giocatorin......qualcuno interessato.... :P

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  2. Quello su Jack piaceva a Elena...facciamo poca pubblicità o mi toccherà comprarlo!
    A Scotland Yard invece abbiamo giocato a Capodanno con degli amici di un'amica di Elena (che probabilmente non rivedremo mai più...) e CASUALMENTE ho indovinato io dove fosse il ladro hihihi

    Se invece vuoi approfondire il discorso Magic, possiamo fare una chiaccherata...

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    1. Mumble Mumble... il tuo è un guanto di cotta di maglia in pieno visto...
      E SIA! Nel weekend potremmo organizzare una cena con tanto di mazzo di carte Magico che dici?
      però se poi dovessi entrare anche in questo tunnel sarai responsabile del mio successivo divorzio!

      PS: Ok di Lettere da WhiteChapel non farò mensione a Cleo... se tu mi prometti di non abusare della tua forza-culo ad ogni partita che facciamo... va bene che sono un giocatore-medio però ogni volta fare ricorso alla dea bendata per asfaltarmi non è leale!

      vedi tu.
      hihihihihh

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    2. uèèèèè chiagni&fottiiii!
      Si può fare cmq, avrai mie notizie a breve

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    3. "mena il tuo colpo migliore amico... non mi fai paura!" (cit.)

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